Rifiuti da fuori regione? La Lega: "L'accordo con Hera è vago e ambiguo"

Non convincono la Lega Nord le parole dell’assessore Gazzolo sul patto Regione/Hera per l’utilizzo eccezionale degli inceneritori emiliano romagnoli in un’ottica di solidarietà nazionale. A coglierne l’eccessiva ambiguità è il consigliere regionale della Lega Nord, Massimiliano Pompignoli, che vuole “maggiore chiarezza soprattutto dopo le intenzioni del governo Renzi di autorizzare 12 nuovi impianti in tutta Italia sulla scia delle prescrizioni contenute nel decreto Sblocca Italia”.

“Non vorremmo che tutto lo sforzo di questi mesi, sia in termini di stesura della nuova legge regionale sui rifiuti che di sacrificio da parte dei nostri cittadini nel processo di differenziazione, andasse letteralmente ‘in fumo’ a causa dei diktat di Roma. A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca - continua Pompignoli che poi contesta il contenuto del patto siglato con Hera -. È riduttivo e pericoloso “circoscrivere” l’utilizzo extra regionale degli inceneritori romagnoli a fantomatiche situazioni di emergenza di cui non se ne delineano i contorni. Cosa si intende con emergenza? Entro quali parametri una certa situazione può essere classificata drammatica in termini di accumulo di rifiuti? Quando esattamente dovrebbero mettersi in moto questo dichiarato meccanismo di solidarietà nazionale? Cosa significa durata limitata? Quali sarebbero i tempi esatti di inizio e fine di questi casi eccezionali?”.

“La salute dei nostri cittadini viene prima di tutto - conclude il consigliere leghista - proprio per questo motivo vogliamo maggiore chiarezza sui contenuti del patto sottoscritto dalla Regione con Hera. Il drammatico sentore è che questo accordo vanifichi il suo millantato obiettivo per aprire la strada a tonnellate di immondizia da ogni parte d’Italia con il succulento benestare delle grandi multiutility del settore”.