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Cronaca

L'Udu ribadisce: "Vogliamo una vera mensa". Poche sale studio? Il campus: "600 posti, ma presto 200 in meno per lavori"

"Noi vogliamo una mensa, dato che i nostri colleghi universitari in altre città italiane pagano pochi euro per mangiare"

“Non abbiamo nulla contro Volume, il quale può essere un ottimo bar, ma noi vogliamo una mensa, dato che i nostri colleghi universitari in altre città italiane pagano pochi euro per mangiare. Noi dovremmo essere, dati alla mano, nel top delle università italiane, ma non è così su questo aspetto, come su altri”: a tornare a ribadire le mancanze del campus universitario è l'Udu di Forlì, che con una nota puntualizza meglio i prezzi praticati dal punto di ristoro dentro il campus.

I prezzi sono 5,20 euro per il primo del giorno e 4,20 euro il primo semplice, mentre un secondo costa 5 euro. “Comunque ripetiamo che questo non cambia il problema dato che facendo una semplice addizione si va a pagare circa 10 euro per un pasto completo”, continua la nota dell'associazione degli universitari. 

Replica invece Emanuele Menegatti, presidente del Consiglio di Campus di Forlì: “Non è Ergo che ha deciso di cambiare il gestore e la tipologia di servizio offerta dalla mensa del campus, ma sono state le circostanze che lo hanno imposto. Il contratto con il precedente gestore è scaduto nel 2022 e la successiva gara d’appalto, tenutasi nei primi mesi dello stesso anno da Ergo, è andata deserta. Soltanto grazie agli sforzi profusi dall’ente regionale si è riusciti a trovare un nuovo gestore, per garantire entro l’inizio del nuovo anno accademico a settembre 2022, la riapertura di un servizio quale quello attuale”.

Ed ancora Menegatti: “Si consideri che a differenza della mensa presente negli spazi di via Montaspro (Ingegneria), in quella collocata presso il Campus non ci sono attrezzature da cucina, anche se Eego confida che in un non lontano futuro si riesca ad approntare una cucina che permetta di connotare diversamente l'attuale offerta ristorativa. La precedente società gestiva entrambe le mense, per cui i pasti somministrati al campus erano cucinati presso la mensa di via Montaspro. Nessun operatore economico della ristorazione ha mostrato interesse a gestire entrambe le mense. Ragione per cui, la soluzione attuale non solo è obbligata, ma l’alternativa concreta che si stava andando a palesare era quella della chiusura di qualsiasi servizio ristorativo presso la sede del campus. Scenario che, ribadisco, per fortuna Ergo è riuscito a scongiurare”.

Infine: “Coloro che percepiscono una borsa di studio per motivi legati al reddito (oltre che al merito), beneficiano di una riduzione sui prezzi. I primi piatti vanno dai 3,80 euro ai 4,80 euro, le insalate sempre dai 3,80 euro ai 5,80 euro. I panini dai 3 euro ai 4 euro”.

Per quanto riguarda i posti nelle sale studio, che dall'Udu vengono reputati scarsi, quelli a disposizione degli studenti sono oltre 600 nei giorni feriali e nella giornata di sabato mattina, 190 nella giornata di domenica. A questi si aggiungono gli spazi presenti presso la mensa, dove normalmente gli studenti si fermano anche per studiare. Nella serata del martedì e nelle giornate dal venerdì alla domenica altri 99 posti presso lo studentato Sassi-Masini gestito da Ergo. “Il rapporto posti studio-studenti è di circa 1 a 10 per quasi tutta la settimana. Un rapporto che è presente in ben poche università italiane. Aggiungo che dal monitoraggio di occupazione delle aule studio che abbiamo condotto, non si è arrivati mai nemmeno vicini alla piena occupazione dei posti studio disponibili”, aggiunge Menegatti.

E conclude: “Evidenzio a tale proposito un’imminente criticità. A partire dal mese di luglio, il Pallareti che ospita la biblioteca Ruffilli sarà chiuso per lavori di ristrutturazione. Lavori che occuperanno presumibilmente due anni. In quel periodo, verranno ricavati 80/90 posti studio presso l’ex Asilo Santarelli, concesso in comodato dal Comune di Forlì per ospitare temporaneamente le attività della biblioteca Ruffilli. Si perderanno pertanto circa 200 posti studio per tutta la durata dei lavori di ristrutturazione del Pallareti. Come abbiamo già discusso con i rappresentanti degli studenti in Consiglio di Campus, stiamo cercando soluzioni alternative per recuperare, almeno in parte, gli spazi che saranno temporaneamente sacrificati”.

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