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Cronaca

Viaggio nelle zone alluvionate: la furia della piena ha spazzato via anche un trattore

L'onda della piena sta lentamente regredendo, ma quando le acque si ritireranno completamente quel che lascerà l'alluvione sarà tantissimo fango da spalare

Villafranca, San Tomè e Roncadello sono irriconoscibili. Travolte dalla furia del Montone. Il viaggio per documentare alluvione dell'area settentrionale di Forlì parte da via Zampeschi, passando quindi da via Due Ponti, chiusa all'altezza di via Trentola, dove c'è il cavalcavia sull'A14 che conduce a Malmissole. Qui ci sono le transenne, perchè poco più avanti Roncadello è sommersa. Allo sbarramento c'è una colonna di soccorsi della Croce Rossa.

Viaggio nelle aree alluvionate: Roncadello, San Benedetto, Villafranca e San Tomè (foto di Alessandra Salieri)

L'onda della piena sta lentamente regredendo, ma quando le acque si ritireranno completamente quel che lascerà l'alluvione sarà tantissimo fango da spalare. Non va meglio alla frazione di San Tomè, completamente allagata. Si può anche trovare per strada un trattore scaraventato dalla potenza della piena in un fosso.  Attraverso via Minarda, dove si incontrano i Vigili del Fuoco che mappano l'area alluvionata col drone, si riesce a sbucare sulla Lughese: in direzione di San Martino Villafranca, dalla Minarda in poi, non ci sono tracce di inondazioni, a parte i campi sofferenti per effetto delle abbondanti precipitazioni.

L'area del Polisportivo Giulianini, andando verso Ravenna, è allagata, così come via Tredici Novembre. Procedendo sempre sulla Lughese in direzione Russi ad un certo punto non si può proseguire nella marcia: la furia delle acque del Montone, lato Russi, si è indirizzata verso il Canale Emiliano Romagnolo, causando così l'inondazione di Villafranca. Qui si intrecciano i mezzi dell'Esercito, mentre gli elicotteri intervengono per soccorrere gli sfollati, perchè non si riesce ad intervenire in un altro modo.

Si torna indietro. Si prosegue il viaggio lungo la Lughese: passata via Minarda, in prossimità dell'abitato di Forlì, si trovano i primi allagamenti. Via Gorizia è un cumulo di fango. Ce ne saranno circa quindici centimetri. Si possono trovare anche auto intraversate. I commercianti della zona lavorano con le pale per liberare i propri negozi. Lo scenario è apocalittico. Un autentico tsunami che ha spazzato via la zona nord di Forlì. Ripartire sarà durissima. Abitanti e imprenditori sono provati. Si sperano in tanti aiuti. Ora è il tempo delle lacrime. Ma non della rassegnazione. 

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