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Caldo africano, scatta l'allerta per "temperature estreme": superati anche i 40 gradi

Sono le conseguenze della seconda ondata di caldo africano dell'estate 2023, che toccherà il picco mercoledì, quando ad accentuare la sensazione di caldo saranno anche i venti di caduta di Garbino

L'area del Forlivese, come molte città dello Stivale, è ufficialmente entrata in una settimana caratterizzata da temperature particolarmente elevate a causa dell’anticiclone africano, una bolle rovente in risalita dal Nord Africa. La stazione meteorologica dell'Arpae dell'Emilia Romagna, collocata nel centro di Forlì, ha registrato martedì pomeriggio alle 14 una massima di 35,5°C, mentre lunedì alla stessa ora ne aveva misurati 34,2°C. Non va meglio nell'entroterra: a Tredozio, alle 14,30, la massima è stata di ben 36,5°C, a Cusercoli di 36,2°C. Più alti i valori registrati dalle stazioni meteo amatoriali: osservando la mappa di Meteo Forlì-Cesena, in centro a Forlì la massima è stata di 37,8°C, mentre il picco è stato toccato a Castrocaro: 40,3°C. Sono le conseguenze della seconda ondata di caldo africano dell'estate 2023, che toccherà il picco mercoledì, quando ad accentuare la sensazione di caldo saranno anche i venti di caduta di Garbino. 

La Protezione Civile ha diramato un'allerta meteo per "temperature estreme" e "vento" nell'entroterra. "Per la giornata di mercoledì è prevista la persistenza di temperature massime elevate, che potranno raggiungere diffusamente valori di 38°C su tutte le aree di pianura ad esclusione delle aree litoranee dove avremo qualche grado in meno - si legge nell'avviso -. Le temperature saranno elevate anche sulle aree collinari orientali. Dalle ore serali sono anche previsti venti di burrasca moderata (62-74 Km/h) da sud-ovest con possibili, temporanei rinforzi o raffiche anche di intensità superiore sulle aree appenniniche orientali".

Dopo il temporaneo indebolimento del campo di pressione, che venerdì causerà ancora locali addensamenti nuvolosi ed un calo termico, da sabato tornerà a rafforzarsi l'anticiclone africano con cielo sereno ed aumento delle temperature che, da domenica, si porteranno su valori sensibilmente superiori alla norma con elevato disagio bioclimatico.

Consigli utili per limitare il disagio provocato dal caldo   

Semplici i suggerimenti per limitare il disagio provocato dal caldo. Evitare di bere alcolici, caffè, bevande gassate o zuccherate. L'assunzione di bevande alcoliche deprime i centri nervosi e stimola la diuresi, condizioni entrambe sfavorevoli alla dispersione di calore. Evitare di uscire tra le 12 e le 17. Queste non solo sono le ore più calde della giornata ma sono anche quelle caratterizzate dai livelli più elevati di ozono.   

Usare tende o chiudere le imposte nelle ore più calde; limitare l'uso del forno e dei fornelli, che possono contribuire ad aumentare la temperatura in casa.   Non lasciare mai nessuno, neanche per brevi periodi, in macchine parcheggiate al sole. Consultare il proprio medico prima di assumere integratori di sali minerali, se si assumono farmaci in maniera regolare. Ridurre il più possibile l'utilizzo del pannolino per i bambini e gli anziani. Stare il più possibile con altre persone.   

Se si assiste una persona vittima di un colpo di calore, colpo di sole o collasso la prima cosa da fare è chiamare i soccorsi. Nell’attesa, far sdraiare la persona colpita in posizione supina in luogo fresco e ventilato con le gambe sollevate ed eseguire delle spugnature con acqua fredda; se la persona è cosciente, somministrare dei liquidi non ghiacciati (non alcool o caffè). Fra le conseguenze del colpo di calore ci possono essere anche contrazioni e spasmi incontrollabili: in questo caso bisogna fare in modo che la vittima non si ferisca, e non deve ricevere nulla da bere o da mangiare. In caso di vomito, controllare che la via respiratoria rimanga aperta magari girando la vittima su un fianco.   

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