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Cronaca

Spettacolo su San Giuseppe nel giorno della sua festa: il ricavato sarà destinato alla Caritas per i profughi ucraini

Sarà devoluto alla Caritas diocesana per i profughi dall’Ucraina, quanto offerto dai fedeli che assisteranno allo spettacolo “Il Mistero di San Giuseppe. Una storia Incredibile”

Sarà devoluto alla Caritas diocesana per i profughi dall’Ucraina, quanto offerto dai fedeli che assisteranno allo spettacolo “Il Mistero di San Giuseppe. Una storia Incredibile”, in programma sabato, alle 20.45, nella basilica di San Mercuriale. La serata vedrà cimentarsi, sotto le volte della centralissima abbazia di Piazza Saffi, gli attori Laura Aguzzoni, Paola Contini, Maria Mengozzi, Giampiero Bartolini e Giampiero Pizzol, con le musiche di Roberto Tagliamacco eseguite dal vivo dal chitarrista Piero Bonguri. Lo spettacolo si concluderà con una preghiera per la pace.

 “I vescovi italiani e il papa - afferma Andrea Taddeo del Movimento per la Vita di Forlì - hanno legato la custodia della vita alla figura esemplare di San Giuseppe. In questo particolare momento storico, in cui l’esistenza di una moltitudine di persone in Europa è messa in pericolo da una guerra insensata, abbiamo risposto all’appello del nostro vescovo Livio Corazza, per una alleanza per la vita, proponendo un evento artistico dedicato alla figura di San Giuseppe, quasi una meditazione e un’invocazione corale nella giornata che ne ricorda il nome”. Attraverso la semplicità del testo di Lorenzo Gazzoni, rappresentato per la prima volta nel 2008, verrà riproposto, senza alterare l’oggettivo significato dell’Annunciazione, quello che accadde a Maria e Giuseppe duemila anni fa. “Quell’evento – continua Taddeo - riaccade ai nostri tempi, attraverso personaggi che possono assumere i tratti di una umanità riconoscibile, ma nello stesso tempo riproponibile a ciascun spettatore come una personale chiamata a stare di fronte al Mistero, che si presenta come annuncio del concepimento e di una vita nuova”.

Sempre a Forlì, in onore di San Giuseppe, sposo di Maria e padre terreno di Gesù, l’artista forlivese Franco Vignazia ha recentemente realizzato un dipinto, esposto e venerato nella chiesa di Coriano. All’umile artigiano palestinese, sulla cui figura papa Francesco ha imbastito nel 2019 la lettera apostolica “Patris corde”, è dedicato un altare in Cattedrale. La collocazione attuale (è posto nella seconda cappella a destra) risale alla seconda metà dell’Ottocento, allorché, dopo la ricostruzione della chiesa, iniziata nel 1841 su progetto dell’architetto forlivese Giulio Zambianchi, i canonici del Capitolo acquistarono dal demanio i quattro altari che, sino alla soppressione napoleonica, hanno ornato le rispettive cappelle poste all’interno di San Giacomo in San Domenico. Nella sua precedente collocazione nella chiesa di piazza Guido da Montefeltro, l’altare di San Giuseppe era dedicato al santo fondatore dell’ordine dei Padri Predicatori, San Domenico di Guzman”. “La scultura in legno - spiega il sacrestano del Duomo, Andrea Donori, è stata scolpita da Emilio Righetti di Brescia e raffigura San Giuseppe seduto in trono, mentre tiene fra le braccia il Bambino Gesù. Una particolarità della statua è l’aureola ornata di stelle, che generalmente è propria delle statue della Madonna (forse un richiamo alla sua Sposa, la B.V.M.)”. La serata è organizzata da Movimento per la Vita, Centro di Aiuto alla Vita, Coop. Domus Coop, Associazione Papa Giovanni XXIII, Associazione e Coop. Paolo Babini, con il patrocinio della Diocesi di Forlì-Bertinoro, in collaborazione con l’Ufficio di pastorale familiare e la Caritas,

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