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Cronaca

Taglio dei fondi per il servizio civile: slitta l'inizio per 222 ragazzi

I tagli del Governo sulle risorse destinate agli enti hanno portato ad una continua riduzione del fondo destinato al Servizio Civile, passato da 266 milioni di euro del 2008 a 68 milioni previsti per il 2012

I tagli, operati dal Governo, sulle risorse destinate agli enti, hanno portato ad una continua riduzione del fondo destinato al Servizio Civile, passato da 266 milioni di euro del 2008 a 68 milioni previsti per il 2012, con un calo pari al 400%. Per coprire, dunque, le spese per i 20 mila volontari, l'Ufficio nazionale ha scelto di far slittare le partenze del 2012, diluendole nei vari mesi da gennaio a ottobre.

A livello provinciale sono 222 i ragazzi selezionati durante l’ultimo bando, scaduto ad ottobre, che avrebbero dovuto intraprendere il percorso di servizio civile già a gennaio 2012 e che vedranno slittare l'inizio ad una data ancora incerta. Un dato preoccupante, che mette in crisi l'intero sistema del servizio civile: a partire dai ragazzi, che vedono procrastinare l'inizio di una esperienza per loro importante e alla quale, se non partirà nei tempi previsti, potrebbero dover rinunciare e gli enti che hanno elaborato progetti, soprattutto di tipo culturale e sociale, contando sulla presenza dei volontari, e ora si ritrovano a non poter realizzare le attività. Da ultimo risentirà di questa situazione di incertezza anche il Coordinamento degli enti di servizio civile, Co.Pr.E.S.C., che ha il compito di coordinare il lavoro degli enti e dei volontari, e che a fronte di una riduzione di risorse, faticherà nell’organizzare le proprie attività.

La situazione che si è venuta a creare renderà problematica quindi l’erogazione stessa dei percorsi di formazione organizzati dal Co.Pr.E.S.C., e renderà meno efficace e puntuale il monitoraggio sull’andamento dei progetti stessi. L'anno di servizio volontario all'interno di istituzioni pubbliche ed enti del privato sociale rappresenta l'opportunità, per i ragazzi fino ai 28 anni, di fare un' esperienza determinante per la loro crescita personale e per le loro future scelte formative e/o professionali.

A fare domanda per il servizio civile anche quest'anno, sono stati 540 ragazzi, un dato che evidenzia l'interesse da parte dei giovani a fare questo tipo di esperienza. Sono una ventina, invece, in provincia, gli enti che hanno predisposto i progetti d’impiego dei volontari in servizio civile, che permetteranno a circa una quarantina di enti di accogliere i 222 volontari per la realizzazione di progetti e attività.
 
“In qualità di presidente del Co.Pr.E.S.C., non posso che esprimere preoccupazione per questa situazione di ritardo negli inizi del servizio civile per tanti ragazzi. Ciò vanifica gli obiettivi e la qualificazione di un progetto, che offre un'esperienza formativa fondamentale per i nostri giovani. Chiedo un'inversione di tendenza da parte del Governo Monti e un segnale inequivocabile in favore di una maggiore attenzione ai giovani e all'opportunità che il servizio civile rappresenta per loro” spiega Guglielmo Russo, Vicepresidente della Provincia di Forlì-Cesena
 
"I tagli drastici e l'incertezza relativa ai tempi di partenza del servizio civile nel 2012 stanno mettendo fortemente a rischio un percorso che rappresenta un momento formativo importante per i ragazzi. Questa situazione, inoltre, costituisce un ostacolo enorme per la continuità di certi servizi che gli enti locali portano avanti anche grazie al contributo fondamentale dei volontari, come il sostegno alla disabilità nelle scuole per quanto riguarda il Comune di Forlì. E' necessario tornare a porre attenzione su questo tema e mobilitarsi perché le scelte a livello governativo garantiscano ai giovani opportunità di crescita, cittadinanza attiva e protagonismo, a cominciare dall'esperienza del servizio civile" commenta Valentina Ravaioli, Assessore alle Politiche Giovanili e Servizio Civile del Comune di Forlì”, conclude Russo.

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