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Cronaca Predappio

Una villa romana estesa e facoltosa, di qualche ricco dominus di Forum Livii: terminata la campagna di scavi archeologici

A Fiumana c'era una facoltosa villa patrizia, probabilmente di proprietà di qualche notabile romano dell'antica Forum Livii, l'insediamento romano da cui si è sviluppata poi Forlì

A Fiumana c'era una facoltosa villa patrizia, probabilmente di proprietà di qualche notabile romano dell'antica Forum Livii, l'insediamento romano da cui si è sviluppata poi Forlì. E' la conclusione a cui è giunta una campagna di scavi archeologici che hanno approfondito una scoperta già fatta negli anni '60 e su cui ora, ad aoltre cinquant'anni di distanza ci sono più informazioni. Gli scavi conclusi nell’estate 2022, diretti  da Riccardo Villicich, sono andati a confermare quanto emerso. Le immagini satellitari acquisite nel 2021 e 2022 dell’area a ovest del quartiere artigianale di Fiumana, in località Ca’ di Mezzo, hanno rilevato un insediamento incentrato sulle vicende di una villa romana caratterizzata da almeno due importanti fasi costruttive.

La una prima fase è alto imperiale (collocabile nel I sec. d.C.)  mentre la seconda è di età tardoantica (IV secolo d.C.). Entrambe le ville dovevano essere ricche dimore, contraddistinte da ampi spazi e arredi di prestigio. In particolare, l’impianto tardoantico, per le dimensioni eccezionali (strutture distribuite in un’area sicuramente superiore ai 25mila metri quadrati) e per l’articolazione complessa e fantasiosa delle forme architettoniche (vasti padiglioni polilobati a pianta centrale), si configura come un progetto edilizio ambizioso, sfarzoso e celebrativo delle fortune di un ricco dominus,  esponente illustre, probabilmente, dell’aristocrazia di Forum Livii.

In particolare, grazie agli scavi del 2022 è stato possibile individuare alcuni ambienti pertinenti a due padiglioni della villa tardoantica, distanti 150 metri uno dall’altro: il primo attribuibile al settore di rappresentanza, mentre il secondo sembrerebbe essere una corte di accesso a un impianto termale, come dimostra il rinvenimento di un ambiente riscaldato. Impressionanti sono le file di pilastrini dell’ipocausto – alte quasi 80 cm – destinate a sorreggere un pavimento in lastre di marmo, spogliato nei secoli successivi all’abbandono del complesso. Il lavoro degli archeologi non è terminato: nel luglio del 2023, andrà in scena la seconda campagna di scavo a Fiumana, nella speranza che le scoperte diano parola e nuova vita a un insediamento dimenticato e alle strutture a esso congiunte, che i primi indizi sembrano a buon diritto far rientrare fra i siti archeologici di grande interesse scientifico e culturale. 

La presentazione dei risultati della campagna di scavo vengono presentati sabato 18 febbraio alle ore 10 alla Sala Europa, di Via Marconi 17 a Predappio. Quest'appuntamento, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, dopo i saluti di rito da parte del Sindaco Roberto Canali, vedrà la partecipazione di Diego Saglia, direttore del Dipartimento di Discipline umanistiche, sociali e delle imprese culturali dell’Università di Parma; di Romina Pirraglia, funzionaria archeologa della Soprintendenza per le provincia di Forlì-Cesena; di Riccardo Villicich, direttore dello scavo dell’Università di Parma; di Alessia Morigi, co-responsabile scientifica dello scavo, di Marco Gregori dell’Università di Parma e di Paolo Poponessi, responsabile di marketing.

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