rotate-mobile
Cronaca

La premier Meloni incontra gli alluvionati a Ghibullo. Visitata anche un'azienda forlivese con le serre inondate

Attesa davanti alla prefettura di Forlì dalla gran parte delle tv nazionali per un paio di ore, la premier ha visitato invece le frazioni ravennati e Faenza. E' stata avvistata nella piccola frazione di Ghibullo

Ha parlato dalla prefettura di Ravenna la premier Giorgia Meloni che oggi, domenica, ha visitato le zone alluvionate della Romagna. Attesa all'aeroporto di Forlì, dove era presente il sindaco Gian Luca Zattini allo scalo con le altre autorità, l'aereo presidenziale ha poi proseguito verso l'aeroporto di Rimini, a quanto sarebbe stato spiegato per via dell'eccessivo traffico di elicotteri dei soccorsi nei cieli sopra il Ridolfi. Da Rimini si è quindi imbarcata su un elicottero per vedere dall'alto la zona colpita dall'alluvione.

Attesa davanti alla prefettura di Forlì dalla gran parte delle tv nazionali per un paio di ore, la premier ha visitato invece le frazioni ravennati e Faenza. E' stata avvistata nella piccola frazione di Ghibullo, nel comune di Ravenna, tra Ravenna e Forlì. Qui ha parlato con le persone intente a pulire le strade e le case dal fango. “Siete molto bravi, portare le cose da mangiare nell'acqua...è molto bello quello che fate, mi dispiace”. Nelle vicinanze è stata poi portata in visita all'azienda "Orto Mio" di Durazzanino, le cui serre sono state inondate dalla piena del Ronco.

Per niente attesa nella località, è stata un'occasione per scattare selfie con i presenti. Poi - accompagnata dal viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami - l'incontro istituzionale in prefettura a Ravenna con il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio e il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Presente anche il sindaco Michele de Pascale, il Prefetto Castrese De Rosa per discutere dei provvedimenti che dovranno essere attuati per la ricostruzione dopo l'alluvione che ha distrutto buona parte della Romagna.

"Quello che ho trovato è una situazione in cui serve molto lavoro, ma anche cittadini molto orgogliosi che stavano al lavoro e dicevano "ci rimettiamo in piedi", questo è molto importante, tantissimi ragazzi giovanissimi che arrivavano da tutta Italia.  Oggi mi sono commossa”, ha commentato coi giornalisti al termine della visita. 

“Il compito nostro chiaramente è quello di garantire risposte immediate. E' importante per noi dare risposte immediate, c'è il Consiglio dei Ministri martedì, domani ottimizzeremo i provvedimenti insieme ai ministri che sono già al lavoro, ho parlato con Bonaccini e i sindaci e la protezione civile per capire quali debbano essere le priorità. Ringrazio prefetto, il viceministro bignami, e Salvini. E' difficile fare una stima dei danni, ma sono ingenti, in ogni caso andranno mobilitate molte risorse e il governo è già al lavoro per capire quali debbano essere i fondi prioritari. Stanzieremo altre risorse, ma per l'emergenza i 10-20 milioni servono adesso per garantire i soccorsi”.

Ed ancora: “Il fondo europeo solidarietà per esempio è un fondo che può essere usato. Sul Pnrr, credo che in questa fase occorra lavorare su altri fondi che coinvolgono anche l'Europa. I primi provvedimenti servono ad allargare l'emergenza a stanziare risorse per l'emergenza e fare tutti i provvedimenti per esentare cittadini e aziende da pagamento imposte, rafforzare la burocrazia, dop di chè bisogna lavorare su indennizzi e ricostruzione, ma questo richiede una stima completa e va fatto un lavoro che riguarda la semplificazione delle procedure, bisogna capire dove debba stare la responsabilità e concentrare le risorse di cui disponiamo per spendere subito quello che possiamo spendere. Incontreremo martedì Bonaccini e le rappresentanze economiche territoriali che ci diranno le loro urgenze”.

Commenta il viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami: "La scelta del Presidente del consiglio Giorgia Meloni di venire oggi, appena rientrata da Giappone, in Emilia Romagna per toccare con mano e comprendere direttamente i danni provocati dall’alluvione, le esigenze e le necessità della popolazione è il segno della massima attenzione da parte del Governo. Nel lungo e intenso giro che abbiamo svolto oggi, il  premier ha avuto modo di parlare con volontari, cittadini e imprenditori da cui ha anche colto la voglia e la determinazione con le quali vogliono ricostruire i territori colpiti. Voglia e determinazione che il Governo fa suoi perché è essenziale per la ripresa del territorio che le istituzioni agiscano subito".

giorgia meloni a faenza 3

Bonaccini: "Abbiamo bisogno di rimborsi al 100%, c'è gente che ha perso tutto"

"La prima cosa da fare è bloccare i mutui e tutelare i diritti dei lavoratori - ha detto invece Bonaccini - Poi in seconda battuta ci saranno i rimborsi per tutti i danni subiti da famiglie e imprese. Prima siamo stati a Faenza con la premier, c'è gente che ha perso tutto, dalla casa alla propria impresa, quindi avremo bisogno di rimborsi al 100%. La terza è la ricostruzione materiale delle infrastrutture che hanno ceduto: abbiamo oltre 600 strade interrotte parzialmente o distrutte, oltre 300 frane attive; l'acqua se ne andrà, ma collina e montagna non andranno dimenticate perché hanno interrotto la viabilità, sono franati interi boschi. Abbiamo bisogno di norme primarie e procedure speditive per fare ciò che serve, abbiamo fatto un'ordinanza per poter raccogliere fanghi e detriti e spostarli derogando tutto il possibile: adesso c'è da tirare via il fango, il sole rischia di creare del cemento".

"Siamo una terra fatta così, ci lamentiamo poco e ci rimbocchiamo le maniche - ha detto orgoglioso il presidente - Mi auguro che lo stato e il governo ci staranno al fianco, non vogliamo lasciare sola nessuna persona, vogliamo ripartire e credo che ci meritiamo questa attenzione. Prima il sindaco de Pascale ricordava che lo Stato ci ha chiesto di realizzare il secondo rigassificatore, l'Italia ha chiesto a Ravenna di dare una mano e noi abbiamo detto sì. Adesso abbiamo bisogno noi e sono sicuro che ci diranno di sì. Grazie a tutti, protezione civile, vigili del fuoco, polizia locale, tutti coloro che ci hanno dato una mano, ci sono migliaia e migliaia di ragazzi da tutta Italia. Questo è un paese che è molto migliore di come spesso viene raccontato, c'è tanta gente per bene, stiamo cercando di smistare questa ondata di solidarietà".

De Pascale: "Dobbiamo ricostruire diversamente da prima, in maniera più sicura"

Quando è scoppiata l'emergenza alluvione, spiega il sindaco de Pascale, "abbiamo chiesto aiuto al governo: o arrivano da domani tutte le forze disponibili o rischiamo di non riuscire a salvarci, e queste forze sono arrivate ad aiutarci nella battaglia di tutte le battaglie. È stato un lavoro straordinario per fermare le acque, anche se non siamo riusciti a fermarle dappertutto, abbiamo zone in cui ha prodotto danni immensi. In questo momento stiamo continuando a combattere contro le acque, quindi ogni idrovora e pompa che può essere portata a Ravenna è essenziale, ogni impianto che esiste portato qui è utile. Seconda cosa: abbiamo bisogno da subito di mandare un messaggio chiaro ai cittadini, come verranno indennizzati con procedure celeri e trasparenti. Devono poter ripartire da subito. Altra cosa, per le zone di campagna o di collina: se non diamo subito un messaggio, rimarranno spopolate. Infine, Bonaccini ha paragonato questo evento a un terremoto. Nessuno si sognerebbe mai di ricostruire una casa crollata per il terremoto com'era prima, la si ricostruisce diversamente, altrimenti crolla di nuovo. Noi allo stesso modo dobbiamo ricostruire ma in maniera più sicura".

Leggi tutte le notizie in diretta

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La premier Meloni incontra gli alluvionati a Ghibullo. Visitata anche un'azienda forlivese con le serre inondate

ForlìToday è in caricamento