rotate-mobile
Economia

Lite all'interno di Unindustria, la Bonfiglioli lascia l'associazione industriali di Forlì

La decisione lampo è stata presa dopo l' "inciampo" di una lettera aperta a sostegno del commissariamento sottoscritta da 4 big dell'industria di Forlì-Cesena

L'aspro confronto all'interno ad Unindustria Forlì-Cesena, che si è spostato ora nelle aule di tribunale, inizia a mietere le sue vittime. Il gruppo Bonfiglioli - che ha a Forlì il suo più grosso stabilimento, con 660 lavoratori impiegati, una delle più grosse aziende del territorio forlivese - ha formalizzato la sua uscita dall'associazione industriali provinciale. La decisione lampo è stata presa dopo l' "inciampo" di una lettera aperta a sostegno del commissariamento sottoscritta da 4 big dell'industria di Forlì-Cesena, vale a dire rappresentanti di Marcegaglia, Bonfiglioli, Electrolux e Trevi.

Sonia Bonfiglioli, presidente e amministratore delegato di Bonfiglioli Spa, scoperta questa lettera solo alcuni giorni dopo la sua pubblicazione sui media ha spiegato di non averla mai firmata: "Apprendo di una mia presunta lettera aperta ai giornali in merito alle vicende di Confindustria Forlì-Cesena. Nello stupore di come possa essere stata interpretata una mia personale posizione che non ho mai esternato, tengo a precisare di non aver mai sottoscritto nessuna lettera e di non aver mai preso nessuna posizione in merito a questa vicenda”. Fonti interne dell'azienda non hanno nascosto la irritazione dell'imprenditrice di fronte a questa situazione.

E dalle parole si è presto passato ai fatti: la Bonfiglioli ha deciso di lasciare Unindustria Forlì-Cesena, pur avendo partecipato venerdì scorso all'assemblea all'hotel Globus. Come è noto, nell'aspra diatriba che sta tenendo banco e dividendo l'associazione industriali di Forlì-Cesena, venerdì pomeriggio si è tenuta l'assemblea provinciale di Unindustria convocata dal presidente pro-tempore e commissario Floriano Botta, un mese dopo quella disconosciuta della "fronda", guidata dal presidente espulso Stefano Minghetti. L'assemblea  è terminata con documento di pieno sostegno a Botta e all'adesione al sistema Confindustria nazionale, votato in modo plebiscitario.

Dall'interno di Bonfiglioli si rimarca che la scelta di "rompere" con Unindustria Forlì-Cesena non va interpretata come una scelta tra l'una o l'altra fazione, ma solo come protesta per come è stata gestita la vicenda della lettera aperta addebitata all'industriale bolognese. Bonfiglioli d'altra parte resta nel sistema confindustriale, ma iscritta all'associazione di Bologna. Si tratta di una vera e propria presa di distanza complessiva rispetto ad una contrapposizione su cui si è espresso in modo severo anche Nerio Alessandri, presidente di Technogym

Questo, rassicurano dalla Bonfiglioli, non significa tantomeno un disimpegno del gruppo industriale della città di Forlì. Bonfiglioli ha programmato un investimento da 9 milioni di euro sullo stabilimento di via Enrico Mattei, con l'aumento della superficie produttiva di diecimila metriquadri tutta dedicata ad una nuova linea produttiva sui componenti per veicoli elettrici. Nell'azienda è stato anche sottoscritto lo scorso anno un contratto integrativo che ha visto l'elogio dei rappresentanti dei lavoratori, mentre per la collettività forlivese non sono mancate negli anni importanti impegni per la cultura. Bonfiglioli ha finanziato il grande murales di piazza Guido da Montefeltro, l'opera che abbellisce la rotonda davanti al suo stabilimento in via Mattei e finanzia alcune borse di studio in ingegneria meccanica.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lite all'interno di Unindustria, la Bonfiglioli lascia l'associazione industriali di Forlì

ForlìToday è in caricamento