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Lunedì, 29 Aprile 2024
Commercio

Sta per scoccare l'ora dei saldi estivi. Entrano in vigore le nuove regole sui prezzi

"Con il Decreto Legislativo 26 del marzo 2023 è stata recepita anche in Italia la cosiddetta “Direttiva Omnibus”, norma europea del 2019, che introduce ulteriori tutele a vantaggio dei consumatori, in particolare sugli annunci di riduzione dei prezzi nei negozi fisici, negli outlet e negli store online", spiega Vignatelli

Conto alla rovescia per l'avvio dei saldi estivi, che inizieranno giovedì 6 luglio, derogando eccezionalmente alla regola che ne individua la partenza il primo sabato del mese di luglio, e dureranno come di consueto 60 giorni, fino al 3 settembre. Su questa data di partenza, individuata dalla Conferenza delle regioni lo scorso 22 marzo, c’è stata una pressoché totale convergenza in tutta Italia. "Con il Decreto Legislativo 26 del marzo 2023 è stata recepita anche in Italia la cosiddetta “Direttiva Omnibus”, norma europea del 2019, che introduce ulteriori tutele a vantaggio dei consumatori, in particolare sugli annunci di riduzione dei prezzi nei negozi fisici, negli outlet e negli store online, garantendo maggiore trasparenza: è ora obbligatorio effettuare lo sconto a partire dal prezzo più basso applicato sul prodotto nell’ultimo mese di vendita - dice Roberto Vignatelli presidente di Confcommercio Forlì e di di Federazione Moda Italia di Forlì-Cesena -. Resta l’obbligo di dover segnalare la percentuale di sconto applicata, ma il venditore dovrà ora applicarla al prezzo più basso, dedicato alla generalità dei consumatori, da lui praticato nei 30 giorni precedenti l’inizio dei saldi".

Entra nel dettaglio Vignatelli: "Ad esempio se il negozio (sia on line che tradizionale) su un capo che costa a prezzo pieno 100 euro, il 10 novembre 2023 applica il 20% di sconto per una generica promozione, per il Black Friday del 24 novembre 2023 il prezzo da scontare sarà 80 euro e non 100 euro ovvero il prezzo più basso dei 30 giorni precedenti. Quando la riduzione di prezzo aumenta progressivamente durante una medesima campagna di vendita senza interruzioni, come avviene nei saldi e nelle liquidazioni: il prezzo precedente è quello che si applica alla prima riduzione di prezzo; mentre per le riduzioni successive, il prezzo precedente è quello originario di partenza della campagna di vendita. La sopracitata normativa è entrata in vigore questo 1 luglio e quindi i suoi primi effetti si misureranno proprio dai saldi estivi che stanno per iniziare: riteniamo utile segnalare le FAQ pubblicate dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy al fine di rendere chiare le novità introdotte dal Decreto al codice del consumo.  Gli Uffici della Confcommercio di Forlì rimangono in ogni caso a disposizione per ogni necessario chiarimento in merito".

Saldi chiari e sicuri

In vista del periodo estivo dedicato ai saldi, Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano una serie di indicazioni fondamentali, sia per gli esercenti che per i clienti, per effettuare gli acquisti in saldo seguendo norme di sicurezza e trasparenza. La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto-

Non c’è obbligo della prova dei cambi, è rimesso alla discrezionalità del negoziante. Per quanto riguarda i pagamenti, le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante. I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. L'obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale, applicando le nuove disposizioni di legge. Per quanto riguarda le modifiche o adattamenti sartoriali, sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione.
 

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