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Abolizione delle Province. Bulbi stufo: "Tanto vale dimettersi"

Circolano voci sull'annuncio delle dimissioni del presidente della provincia di Forlì-Cesena, Massimo Bulbi, che avrebbe comunicato in una riunione tenutasi giovedì con tutti i sindaci del territorio di volersi dimettere

Circolano voci sull'annuncio delle dimissioni del presidente della provincia di Forlì-Cesena, Massimo Bulbi, che avrebbe comunicato in una riunione tenutasi giovedì con tutti i sindaci del territorio di volersi dimettere. A smentire è il suo ufficio stampa che precisa: “Ha solamente detto che se si va avanti così tanto vale dimettersi”. Lo sfogo sulla questione dell'abolizione delle Province ha visto un presidente provato in consiglio provinciale e stufo di questa situazione precaria.

“Veniamo da anni di piena demagogia che abbiamo subito come ente, e abbiamo dovuto assistere a proposte da parte di molti soggetti politici che si sono quasi divertite a definire questo ente inutile e costoso. Nel decreto Salva Italia del dicembre scorso si prevedevano varie trasformazioni, da allora non è stato fatto un incontro, non si è fatto niente delle leggi successive richieste, si sono fissate nel tempo 4 date di abolizione”.

“Oggi sembra che le funzioni debbano essere ridistribuite entro il 31 dicembre. Ad ora le Province sono state stralciate dalla Spending Review, con un decreto che sarà fatto a parte. Si continua intanto nell’opera di delegittimazione. Intanto hanno fatto addirittura retromarcia sui requisiti per gli accorpamenti, segno che si stanno scannando. Cosa mi dà fastidio? Tanti anni in cui ci hanno considerati inutili, costosi e una superflua aggiunta di burocrazia. - afferma Bulbi - E ormai siamo così per la gente. E ai “fenomeni” che hanno fatto passare questa idea oggi chiedo: perché parlate di accorpamenti e non più di abolizione?’, abbiate il coraggio di dire che vi siete sbagliati. Dobbiamo chiederci: ha senso mandare allo sbaraglio degli amministratori che nell’opinione pubblica non hanno legittimazione? A questo gioco non ci sto più, ho una mia dignità. Siamo nel caos più totale. Da parte mia ho cercato di interpretare il mio ruolo nel migliore modo possibile, il problema è tornare ai problemi veri”

Ho delle priorità e le porterò avanti: il casello del Rubicone, il restauro di  Rocca delle Caminate, la messa in sicurezza della via Emilia nel Cesenate, gli interventi sulla Cervese. Dovremmo parlare più dei problemi e meno delle ingegnerie istituzionali. - conclude Bulbi - Per esempio se  non colleghiamo Cesena e Forlì crediamo che gli imprenditori vengano ad investire sul nostro territorio? E’ possibile che non se ne capisca la strategicità della via Emilia Bis, 250 milioni di euro che potrebbero rimettere in moto l’economia. Attenzione, che gli ultimi mattoni che vengono messi oggi a Forlì sono quelli provenienti dalle precedenti legislature. Finite queste priorità ognuno si deve interrogare se vuole rimanere in un ente che viene considerato inutile”.

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