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Caro affitti e pochi alloggi, incontro con Forlì Città Aperta e Udu: "Progettiamo una città a misura di chi la vive"

"La casa non viene trattata come un diritto, un tassello fondamentale per poter condurre una vita degna, ma come un qualsiasi bene di mercato che risponde alle sole dinamiche del profitto", viene rimarcato

Si parlerà di caro affitti e difficoltà nel trovare un alloggio nell'incontro pubblico convocato per domenica alle 15 nella Piazzetta delle Operaie (via Fossato Vecchio 2D) da Forlì Città Aperta e Udu Forlì. "Trovare casa a Forlì diventa sempre più difficile e sempre più costoso - è la premessa -. Il costo degli affitti aumenta anno dopo anno sia per studenti che lavoratori". Inoltre, viene aggiunto, "per le persone non bianche è letteralmente impossibile trovare un appartamento in affitto. Anche per chi è in possesso di un contratto a tempo indeterminato risulta comunque estremamente complicato trovare casa. Ciò solleva un evidente problema di razzismo e discriminazione nei loro confronti".

Non manca una frecciata all'amministrazione comunale guidata dal sindaco Gian Luca Zattini, "andata - osservano da Forlì Città Aperta e Udu Forlì - nella stessa direzione con la modifica al regolamento per l'assegnazione degli alloggi di edilizia popolare. La modifica effettuata dalla maggioranza prevede l'innalzamento del punteggio relativo all'anzianità di residenza. Criterio più volte ritenuto inammissibile anche dalla stessa regione Emilia Romagna. Nella graduatoria per le case popolari 700 famiglie attendono un’assegnazione: hanno tutti i requisiti per avere una casa popolare, ma non ci sono alloggi agibili da dargli".

Inoltre, "i posti in studentato sono mostruosamente sottodimensionati e gli studenti sono diventati la gallina dalle uova d’oro degli affitti brevi, risorse da spremere sempre di più anno dopo anno, per il profitto di pochi a discapito di tutto il resto degli abitanti della città. Nel frattempo si stima che diverse migliaia di appartamenti siano lasciati vuoti, sia di proprietà pubblica che privata. Persone senza casa e case senza persone".

"Da decenni non viene portata avanti dalle istituzioni alcun progetto con visione di lungo periodo sull’abitare - viene aggiunto -. La casa non viene trattata come un diritto, un tassello fondamentale per poter condurre una vita degna, ma come un qualsiasi bene di mercato che risponde alle sole dinamiche del profitto". La convocazione dell'assemblea è finalizzata "a progettare una città a misura di chi la vive". 

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