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Lunedì, 29 Aprile 2024
Lavori pubblici

Corso della Repubblica, polemica in Consiglio Comunale. Il Pd: "Una colata di asfalto nero". RinnoviAmo: "Riqualificazione sbagliata"

Sulla riqualificazione del corso prende la parola anche il professor Antonio Morgagni, tra i referenti per il centro storico della lista civica RinnoviAmo Forlì a sostegno del candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, Graziano Rinaldini

Continuano a far discutere i lavori di riqualificazione di Corso della Repubblica. In question time presentato dal consigliere comunale del Pd, Jacopo Zanotti, si è fatto riferimento alla mancanza di segnaletica orizzontale e verticale dopo la recente asfaltatura di un tratto del corso. "Dopo la posa del conglomerato bituminoso con queste temperature (particolarmente alte per il periodo, ndr) occorre aspettare un paio di settimane prima del rifacimento della segnaletica orizzontale in modo che il bitume possa essersi completamente assorbito", l'annotazione dell'assessore ai Lavori Pubblici, Vittorio Cicognani. Verosimibilmente i lavori saranno svolti intorno al 18 aprile, compatibilmente con le condizioni atmosferiche. "Si tratta di una colata di asfalto nera che di quelle che si possono vedere in autostrada o tangenziale e che ad occhio non sta piacendo ai cittadini", la replica di Zanotti -. Non so se possa trattarsi di un'opera che possa valorizzare un centro storico. Si tratta di un'opera pubblica fatta male. Si vede e i cittadini lo sanno". 

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Sulla riqualificazione del corso prende la parola anche il professor Antonio Morgagni, tra i referenti per il centro storico della lista civica RinnoviAmo Forlì a sostegno del candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, Graziano Rinaldini: “Il progetto di rinnovamento di un pezzo del Corso della Repubblica doveva essere un’opera di riqualificazione urbana, invece, i cittadini si ritrovano un progetto approssimativo, realizzato frettolosamente, forse in funzione della campagna elettorale, senza un’effettiva valorizzazione della principale arteria del centro storico e con un inadeguato utilizzo dei soldi pubblici. Il progetto denota una mancanza di lungimiranza, una visione semplicistica di rifacimento della sede stradale fine a se stesso".

“Questa opera di riqualificazione è sbagliata e incoerente con un’idea di centro storico che deve invece favorire le relazioni e conseguentemente la sicurezza; la cura degli spazi pubblici significa promuovere e realizzare aree per i cittadini, aree di relazione, estendendo anche le aree pedonali - prosegue Morgagni -. Questa Amministrazione ha scelto di mantenere il dislivello fra la sede stradale veicolare e il ristrettissimo marciapiede a destra, conservando l’ubiquità dell’asfalto, sia gli stalli sosta a lato. Gli spazi sono rimasti così come erano stati costruiti tanti decenni fa quando le auto arrivavano fino in piazza Saffi. L’esempio più eclatante è il mantenimento del marciapiede di fronte alla chiesa del Suffragio, che impedisce il riproporsi di un sagrato più consono al luogo ed alla sua origine come spazio di sosta e di relazione".

"Questo progetto ha il sapore dello spirito conservatore perché mantiene i vecchi stalli sosta lungo la strada che, essendo davanti alle vetrine e accanto ai tavolini dei locali (dehors), contrastano nettamente con i principi più semplici di arredo urbano. L’urbanistica moderna prevede che le aree di un centro storico siano pavimentate il più possibile, con il fine di incentivare i flussi pedonali con benefici per la vivibilità, l’ambiente e, indirettamente, l’animazione del commercio - prosegue Morgagni -. Ogni centro storico di pregio richiede che il pedone sia l’utente dominante, per questo motivo gli spazi stradali riservati devono essere inversamente proporzionali rispetto alle zone 50, in cui i flussi veicolari a motore possano essere indirizzati verso le aree di parcheggio, non verso le vetrine dei negozi. Il centro storico dovrebbe essere come un salotto e l’area ZTL come l’anticamera per pochi ospiti, mentre il traffico veicolare dovrebbe essere ospitato in “un comodo e adeguato cortile”. Un modo di voler bene alla città è quello di saper progettare ogni spazio del centro storico con lungimiranza. Il centro storico deve essere “la vetrina” ed "il salotto" in cui si vorrebbe rispecchiare l’intera cittadinanza, a cominciare dai residenti, e questo è un punto programmatico essenziale della Lista Civica “RinnoviAmo Forlì"".

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