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Venerdì, 26 Aprile 2024
Salute

Disturbi alimentari, approvata in Regione la risoluzione di Pompignoli per aiutare chi ne soffre e potenziare le terapie di cura

L’atto è stato firmato anche da Ottavia Soncini e Francesca Marchetti (Partito Democratico)

Porta la prima firma del consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli, la risoluzione bipartisan approvata questa mattina in commissione sanità che impegna la giunta dell'Emilia-Romagna "a sostenere e potenziare su tutto il territorio regionale le terapie di chi soffre di disturbi alimentari; un fenomeno drammaticamente in aumento, in particolare tra i giovani e le donne”.L’atto è stato firmato anche da Ottavia Soncini e Francesca Marchetti (Partito Democratico).

"Questa risoluzione - spiega Pompignoli - è frutto di un lungo percorso di approfondimento che ci ha visti lavorare in maniera condivisa per aiutare con strumenti concreti chi soffre di questa insidiosa e diffusa patologia. In regione, nel 2021, sono stati 2.008 i pazienti presi in carico per disturbi del comportamento alimentare, tra Centri di salute mentale (1.379 persone, il 91% donne) e Neuropsichiatrie dell'infanzia e dell'adolescenza (629), con un aumento del 27,5% rispetto all'anno precedente (1.575). Alcune situazioni si sono aggravate tanto da richiedere il ricovero ospedaliero: complessivamente 856 persone di tutte le età, di cui 701 donne (l'81,9%)'' si sottolinea. Infine, oltre due terzi degli assistiti (1.396, pari al 69,5%) si concentra tra i 12 e i 30 anni, con un incremento del 51,9% complessivo e del 124,4% tra i minori, rispetto al 2016, complice anche la pandemia da Covid"

Nel testo si chiede inoltre che le linee di intervento di Dna (Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione) e Pdta (Percorso diagnostico terapeutico assistenziale) vengano uniformate in tutte le aziende usl della Regione. Si sollecita poi l'attivazione di gruppi di auto-mutuo-aiuto quale strumento di sostegno delle famiglie e persone coinvolte dalle problematiche legati ai Dna, anche con il coinvolgimento dei soggetti della rete regionale. Si chiede, inoltre, che vengano potenziati i programmi di trattamenti integrati Ebm medico-nutrizionale, psicologico/psicoterapeutico, psicologico/psicoterapeutico, psichiatrico/ neuropsichiatrico e riabilitativo psiconutrizionale. Infine, si chiede di valutare il rafforzamento del personale dedicato, con attenzione particolare ai neuropsichiatri infantili, nei distretti in cui è articolata la rete di supporto ai dna.

"Nei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione si intersecano diverse problematiche di tipo biologico, psichico, familiare e socioculturale che necessitano di trattamenti specializzati da parte di équipe che lavorano in modo integrato", conclude Pompignoli, il quale mette in evidenza l'informativa di ottobre, in commissione Salute, sul "Programma regionale di contrasto ai Disturbi dell'alimentazione e della nutrizione".

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