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Lunedì, 29 Aprile 2024
Ambiente

Divieto di usare i pozzi a Carpena, l'opposizione: "Grave ritardo nel comunicare l'ordinanza". La replica: "Quartiere sempre coinvolto"

Così i gruppi consiliari Partito democratico, Forlì e co., Movimento 5 Stelle, Massimo Marchi (gruppo Misto) e Alleanza Verdi Sinistra Forlì in merito all’ordinanza numero 13 del 27 marzo scorso

“Stupisce che, nella roboante foga comunicativa pre-elettorale alla quale assistiamo quotidianamente, la giunta Zattini abbia omesso di informare sino ad oggi i cittadini forlivesi, in particolare i residenti del quartiere di Carpena, di un importante provvedimento a tutela della salute pubblica, adottato in via cautelativa. Ovvero il divieto di prelevare acqua dai pozzi a uso privato, domestici ed extradomestici, e di utilizzarla a qualsiasi scopo, per la presenza di contaminanti organoclorurati. Divieto scritto a chiare lettere nell’ordinanza a firma del sindaco, datata 27 marzo, e resa immediatamente esecutiva, di cui però, tra un Carnevale, un’asfaltatura e un’inaugurazione, non vi è stata traccia di comunicazione pubblica alla cittadinanza sino ad oggi". Così i gruppi consiliari Partito democratico, Forlì e co., Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra Forlì e Massimo Marchi del gruppo misto in merito all’ordinanza numero 13 del 27 marzo scorso con la quale si dispone la sospensione immediata dei prelievi idrici dai pozzi, nonché l’immediata interruzione di qualunque utilizzo di acque sotterranee a seguito delle indagini effettuate nell’area industriale di Carpena nella quale è stata riscontrata la presenza di contaminanti organoclorurati

“L’area interessata dal provvedimento, come si legge nell’ordinanza, è stata definita in accordo con Arpae e con l’Ausl – Dipartimento di Sanità Pubblica - Unità Operativa di Igiene e sanità pubblica di Forlì e comprende numerose vie del quartiere di Carpena - proseguono dall'opposizione -. Negli ultimi 7 giorni, dal 27 marzo in poi, nel profilo del sindaco Zattini c'è stato spazio solo per 7 post di propaganda e uno di auguri, non c'è stata una riga di comunicato su giornali cartacei o online. Ci auguriamo che tutti i cittadini e gli agricoltori siano stati adeguatamente informati del pericolo con altri mezzi. Il problema dell'informazione in caso di pericolo è stato evidente durante l’alluvione ed è grave carenza della nostra amministrazione pubblica. È importante che tutti i cittadini siano tempestivamente informati circa i contenuti delle delibere urgenti relative a problematiche che mettono a repentaglio la salute di uomini e animali. Alla luce di quanto accaduto lo scorso maggio, è incredibile che ancora non si contemplino sistemi di allarme idonei ed efficaci a raggiungere tutte le fasce della popolazione in caso di emergenza e pericolo".

La replica

"La foga elettorale dei gruppi di opposizione li ha trascinati nuovamente nella disinformazione e nella strumentalizzazione forzata di temi peraltro sensibili agli occhi dell’opinione pubblica", esordisce la replica dell’assessore Giuseppe Petetta, che spiega: "Il 7 marzo scorso alle ore 11.30, alla presenza della responsabile del procedimento, Gioia Sanbenedetto, e dell’architetto Stefania Marini dell’unità quartieri ho incontrato la coordinatrice Angela Graziani e il vicecoordinatore Giuseppe Iasuolo del quartiere Carpena nel mio ufficio, per illustragli la situazione derivante da un’ordinanza di divieto di prelievo di acque di falda, che sarebbe stata adottata nelle settimane seguenti e che avrebbe interessato parte del territorio di loro competenza. Entrambi sono stati convocati ad hoc dalla mia segreteria, per parlare appositamente di questi rilievi effettuati da Arpae, le cui risultanze erano ancora in fase di istruttoria da parte degli uffici preposti per poi procedere, come è previsto in questi casi, all’adozione di un’ordinanza sindacale. I primi a essere stati informati di questo provvedimento, dunque, sono stati proprio i diretti interessati".

Sempre Petetta: "A loro è stato dettagliata sia la situazione che i possibili risvolti dal punto di vista amministrativo ed è stato chiesto di preavvisare, rassicurandoli, i residenti. Su quest’ultimo aspetto, il quartiere si è subito attivato. Per quanto riguarda la comunicazione al resto della città, il fatto che l’ordinanza riporti la data del 27 marzo non significa che la stessa sia stata immediatamente pubblicata all’albo pretorio per poi diventare esecutiva. L’atto ha seguito un iter di approvazione interna e di verifica dei contenuti che, di fatto, lo ha reso pubblico sul sito del Comune di Forlì nella giornata odierna. Infine, il paragone fatto dall’opposizione tra questa situazione “di potenziale pericolo” e quella dell’alluvione è assolutamente fuori luogo e strumentale, degno di persone senza scrupoli, che fanno di tutto per ritagliarsi uno scampolo di notorietà e che non sanno cosa dire. Quest’ordinanza non ha nulla a che vedere con l’alluvione in termini di impatto sulla cittadinanza e pericolo per la salute pubblica. In questo caso stiamo parlando di indici bassissimi, che non possono in alcun modo essere associati all’emergenza alluvionale".

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