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E' in arrivo la banca dati degli immobili di proprietà: via libera in Consiglio comunale

Come ha spiegato l'assessore alle Politiche ambientali Giuseppe Petetta, il nuovo regolamento rappresenta "uno strumento più idoneo, grazie ad aggiornamenti, revisioni, semplificazioni e adeguamenti al sopravvenuto regime normativo"

La banca dati degli immobili; "un'attenta disamina" dei diversi tipi di contratti; la revisione della disciplina dei comodati; un focus sul Canale di Rivaldino. Sono alcune delle novità contenute nel nuovo regolamento per la disciplina del patrimonio del Comune di Forlì, approvato lunedì pomeriggio in Consiglio comunale con 23 voti favorevoli e sette astenuti. Come ha spiegato l'assessore alle Politiche ambientali Giuseppe Petetta, il nuovo regolamento rappresenta "uno strumento più idoneo, grazie ad aggiornamenti, revisioni, semplificazioni e adeguamenti al sopravvenuto regime normativo".

Tra le novità, prosegue, viene ridefinita più precisamente la ripartizione delle competenze tra giunta, consiglio comunale e dirigenti. Inoltre viene creata una banca dati degli immobili per una "gestione ottimale" del patrimonio dell'Ente e fare dialogare i vari servizi. È stata inoltre fatta una "attenta disamina" dei diversi tipi di contratti e vengono regolamentate le aree destinate alle antenne per la telefonia mobile. Ancora: viene rivista la disciplina dei comodati di terreni, prevedendo l'evidenza pubblica e la possibilità per gli assegnatari di realizzare recinzioni, ricoveri per animali e serre mobili. Una sezione ad hoc è dedicata al Canale di Rivaldino per la sua tutela e conservazione. Infine, conclude l'assessore, vengono precisati inventario, alienazione e diritti di godimento degli immobili. Il capogruppo del Partito democratico Soufian Hafi Alemani ha presentato cinque emendamenti, di cui tre posti poi in votazione, per "rafforzare alcuni aspetti" del regolamento, tra cui la proposta di richiesta di pubblicare in Gazzetta ufficiale le gare per immobili sopra i 500.00 euro.

Emendamenti che per l'assessore al Bilancio Vittorio Cicognani "vanno nel senso opposto alla semplificazione" e dunque respinti, ma con l'astensione nei banchi della maggioranza del gruppo Centrodestra per Forlì e di Damiano Bartolini di Fratelli d'Italia. Giorgio Calderoni per Forlì e co annuncia il "non voto" del gruppo per "una questione di metodo, l'atteggiamento pregiudiziale della maggioranza sugli emendamenti" Il capogruppo di Forza Italia Lauro Biondi ricorda che non si metteva mano al regolamento dal 2009 e "i vulnus hanno determinato alcune situazioni meritevoli di attenzione". Ora si vanno a recuperare "i limiti precedenti alla gestione corretta del patrimonio", mentre gli emendamenti del Pd "non sono necessari". Dello stesso avviso Letizia Balestra della Lega: sono state apportare "alcune revisioni per venire incontro alle esigenze dei cittadini", sottolinea, e "va in soffitta il precedente onnicomprensivo Codice III che è stato sburocratizzato e semplificato. L'amministrazione ha lavorato, aggiornando e migliorando il regolamento. Il resto è propaganda politica". Infine anche Elio Dogheria di Forlì cambia apprezza "lo sforzo fatto" per aggiornare il regolamento. (fonte Dire)

L'intervento del Pd

In merito alla proposta di regolamento che disciplina il regolamento del patrimonio del Comune di Forlì, interviene così il gruppo consiliare del Pd: "Anzitutto rileviamo il ritardo con cui la Giunta Zattini porta questo regolamento in Consiglio Comunale al 31 gennaio 2022, considerato che gli uffici hanno espresso i rispettivi pareri favorevoli a giugno 2021 ed il testo non è stato più modificato; lo riteniamo un segnale di inefficienza dell’operato della Giunta che tiene pratiche ferme nonostante il celere operato degli uffici".

"Nel merito della proposta - prosegue la nota -crediamo che si debba andare verso la digitalizzazione e l’innovazione della pubblica amministrazione, a partire dallo strumento della banca dati del patrimonio in cui raccogliere tutti i dati relativi ai terreni ed i fabbricati di proprietà del Comune di Forlì; riteniamo che sia importante aprire al più presto questo strumento all’accesso di cittadini ed imprese in modo gratuito, così da consentire a chi volesse acquisire o valorizzare spazi pubblici di poterlo fare in modo agevole ed accessibile".

"Nella volontà di dare il nostro contributo abbiamo presentato diversi emendamenti al fine di rendere più chiaro il regolamento per cittadini ed imprese e rafforzare le forme di pubblicità con cui si rende nota la pubblicazione dei bandi d’asta con cui si procede alla vendita di proprietà di beni del Comune; tuttavia, ancora una volta, alcuni gruppi della maggioranza (Lega e Fratelli d’Italia in primis) si ostinano a mantenere un approccio sordo e pregiudiziale ad ogni proposta che viene dalla minoranza, per il solo fatto che viene dalla minoranza - concludono i dem -. Al riguardo è sufficiente evidenziare la bocciatura contro ogni buon senso dell’emendamento con cui chiedevamo, banalmente, di aggiornare la norma del regolamento del canone unico patrimoniale in cui si fa ancora riferimento al regolamento del patrimonio già abrogato". 

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