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"Kit nuovi nati e nuovi genitori", il Popolo della Famiglia: "Primo timido passo, ma serve altro"

Così il Popolo della Famiglia: "Non possiamo pensare che un libro e 80 euri di prodotti per l'infanzia possano considerarsi uno stimolo sufficiente per mettere in cantiere un figlio"

Il "kit nuovi nati e nuovi genitori" presentato nei giorni scorsi dal Comune di Forlì "non centra assolutamente l'obiettivo di contenere il fenomeno né tantomeno di invertirne la rotta". Questa l'opinione del Popolo della Famiglia, che prende comunque atto "con soddisfazione che il problema urgente della denatalità sia stato finalmente portato alla luce e analizzato a partire dalla crudità dei numeri". Tuttavia "consideriamo questo kit un primo timidissimo passo per affrontare la questione, ma non possiamo pensare che un libro e 80 euri di prodotti per l'infanzia possano considerarsi uno stimolo sufficiente per mettere in cantiere un figlio".

Il Popolo della Famiglia di Forlì ricorda di aver "sempre denunciato con forza la grave crisi demografica che investe la nostra città; in occasione delle recenti elezioni amministrative la nostra lista ha redatto un programma con misure concrete per affrontare in maniera strutturale il calo delle nascite. Al sindaco Gian Luca Zattini, che abbiamo convintamente sostenuto per l'attenzione alle famiglie proclamata in campagna elettorale e a cui rinnoviamo la nostra fiducia, abbiamo prontamente consegnato le nostre proposte offrendo collaborazione, così come abbiamo organizzato, subito dopo il suo insediamento, un incontro tra l'assessore Rosaria Tassinari e l'ideatore del "fattore famiglia" di Verona per proporre finalmente anche a Forlì l'attuazione del quoziente familiare, una misura di equità fiscale che premia le famiglie con figli a carico (più figli, meno tasse)".

"È vero che c'è una concausa culturale, ma i giovani hanno paura di affrontare da soli la nascita di un figlio soprattutto perché è un impegno che dura anni, non basta un "aiutino" all'inizio che presto finisce lasciando le famiglie con tutte le fatiche e la prospettiva di un lungo carico economico sulle spalle - proseguono dal Popolo della Famiglia -. Le politiche familiari devono diventare prioritarie e comportare cambiamenti strutturali, introduzione del quoziente familiare in primis ma anche redditi di natalità erogati nei primi anni di vita del bambino, precedenza ai nidi per le mamme che lavorano, bonus economici per le spese scolastiche e per le attività ricreative e sportive, qualificazione dei luoghi adatti alle esigenze delle famiglie e dei bambini. E poiché i figli sono un bene per tutta la società, è giusto che tutta la società se ne faccia carico, a partire dalla politica".

"Ora che il problema è finalmente nell'agenda del Comune, invitiamo l'amministrazione a procedere senza timidezze o mezze misure per ridare slancio alla natalità e sostenere il desiderio di famiglia che tanti giovani ancora hanno. Il tempo è maturo e le risorse ci sono; come Popolo della Famiglia di Forlì siamo disponibili a collaborare - concludono -. Mettiamo in conto che le lunghe camminate cominciano sempre con piccoli passi, a volte anche stentati, ma aspettiamo fiduciosi quelli successivi". 

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