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Unione dei Comuni a 14? Fratto: "Serve lo slancio di tutti gli amministratori"

E' la considerazione del sindaco di Bertinoro, Gabriele Antonio Fratto, secondo il quale "parlare dell'Unione dei Comuni della Romagna Forlivese rappresenta, oggi, per ogni amministratore una ferita aperta"

"Dividerci in due-tre Unioni nell'ambito del comprensorio forlivese, fra le quali non è ricopreso il comune capoluogo, non rappresenta una soluzione facilmente perseguibile, ma soprattutto utile al nostro territorio nel suo complesso". E' la considerazione del sindaco di Bertinoro, Gabriele Antonio Fratto, secondo il quale "parlare dell'Unione dei Comuni della Romagna Forlivese rappresenta, oggi, per ogni amministratore una ferita aperta".

Argomenta il primo cittadino: "Molti tra sindaci e amministratori locali nonché fra i componenti del Consiglio Comunale di Bertinoro, nello specifico, fra cui mi conto anch'io, ci siamo immediatamente indirizzati verso un modello di Unione est-ovest, fra i Comuni a confine con Cesena da una parte e quelli rivolti al versante faentino dall'altra. E' un modello che, secondo me, tiene conto del livello di solidarietà necessario per consentire al nostro territorio di progredire in un disegno armonico. Ma qualsiasi soluzione di frammentazione dell'Unione deve essere valutata tenendo conto delle troppe criticità rappresentate dalla mancanza di risorse economiche e umane e dal fatto che la Regione Emilia-Romagna non cambierà le regole per erogarci contributi".

"Questi fatti mi portano a credere che dividerci in due-tre Unioni nell'ambito del comprensorio forlivese, fra le quali, comunque, non è ricopreso il comune capoluogo, non sia una soluzione facilmente perseguibile, ma soprattutto utile al nostro territorio nel suo complesso - sottolinea -. Credo che tornare oggi a parlare di Unione a 14, seppure suddivisa in due sub-ambiti di riferimento, e rrivalutarla evitando gli errori commessi dalle precedenti amministrazioni (e dai quali, sinceramente, abbiamo tutti un po' imparato), non di vision, sia ben chiaro, ma di modello organizzativo, possa davvero fare la differenza".

"Quindi, se noi sindaci e le nostre amministrazioni ci crediamo, dobbiamo  mettere mano pesantemente al progetto e condividere in maniera convinta la strategia per renderlo credibile nei confronti dei lavoratori dell'Unione e della politica - prosegue -. Non possiamo prescindere, per perseguire questo disegno, dall' individuare un responsabile tecnico di comprovata professionalità ed esperienza. L'Unione a 14 senza approfondimenti e slanci sinceri da parte di noi tutti, non è pensabile, e lasciare a Bertinoro e Forlimpopoli il ruolo di guida politico e tecnico (che non fu mai completamente di Forlì) mi lascia scettico".

Conclude Fratto: "Personalmente credo nell'Unione e nel ruolo della Provincia a supporto delle Unioni e dei piccoli Comuni e la gestione associata del personale lo dimostra,  ma credo anche che questa volta ci voglia da parte di tutti noi amministratori locali una scelta forte e consapevole, un impegno concreto e convinto che ci dobbiamo dichiarare reciprocamente prima ancora di scegliere la via definitiva.

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