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Violenza contro le donne, Di Maio: "Promuovere la cultura del rispetto"

"Cambiare non solo si può, ma si deve. A partire dai comportamenti di ciascuno di noi", evidenzia il deputato forlivese

Contro la violenza sulle donne, "c’è ancora tanto da fare, a partire dalla promozione di una cultura basata sul rispetto, sulla parità e sulla condanna di atteggiamenti che troppe volte vengono ancora sottovalutati rispetti alla loro gravità". A dirlo è Marco Di Maio, deputato romagnolo e capogruppo in Commissione Affari costituzionali alla Camera, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, "per ricordare tutte le donne vittime dell’odio di compagni, mariti, familiari che hanno subito violenze fidandosi del presunto sentimento che veniva loro manifestato. Purtroppo, le notizie di queste settimane dimostrano che la violenza verso le donne non solo non è in diminuzione, ma è aumentata durante questa pandemia". 

Prosegue il parlamentare: "La violenza è sì quella fisica, che può portare anche al femminicidio; ma è anche quella psicologica; quella secondo la quale diffondere video privati non sarebbe niente di grave e comunque ‘se l’è andata a cercare’; quella per cui si sostiene, anche su pagine di quotidiani nazionali, che una ragazzina vittima di uno stupro ‘è stata ingenua’; violenza è lo stigma e la colpevolizzazione delle vittime per responsabilità che non hanno. Anche tutto questo è violenza, ed è persino più subdola: perché più diffusa e difficile da individuare. Cambiare non solo si può, ma si deve. A partire dai comportamenti di ciascuno di noi".

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