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Unieuro, scatta l'operazione Final Four: presentate le divise ufficiali per la Coppa Italia

Nicosanti: "Vedere le maglie blu a Forlì ci riporta indietro almeno di una trentina d'anni. Erano le maglie con cui Forlì ha costruito una delle storie più importanti per la città"

Presentata presso la sala stampa dell'Unieuro Arena la maglia ufficiale con la quale i biancorossi scenderanno in campo in occasione delle Final Four di Coppa Italia in programma il 16-17 marzo al PalaTiziano di Roma, con Forlì impegnata nella prima semifinale contro l'Acqua San Bernardo Cantù, sabato alle ore 16.15. Indossata per l'occasione da due modelli d'eccezione come Federico Zampini e Maurizio Tassone, la maglia dedicata all'evento offre chiari richiami al glorioso passato della pallacanestro forlivese, a partire dalla colorazione, con la seconda maglia di colore blu, che verrà utilizzata in semifinale. Così come quella indossata da Forlì nel 1990, quando l'allora Jolly Colombani conquistò la promozione in Serie A1.

Final Four di Coppa Italia, svelata la maglia di gioco dell’Unieuro old style

Medesimo anche il motivo che corre lungo il profilo della canotta, mentre il pantaloncino riporta una banda tricolore verticale ai lati. Il richiamo più evidente alla storica maglia forlivese campeggia sul retro, con i nomi dei giocatori scritti all'interno del caratteristico rettangolo arrotondato che ospitava il nome del main sponsor.

VIDEO - La presentazione delle maglie di gare

Anche il font è lo stesso della scritta Jolly Colombani, che, curiosità, prima di diventare marchio iconico del basket forlivese, transitò proprio sulle maglie di Cantù. Un richiamo emozionale, così come tanta emozione ha suscitato sugli spalti in gennaio la presenza di John Fox, autentico protagonista di quella promozione. Forlì disputerà quindi queste Final Four con un pezzo della propria storia sulle spalle e con tanti tifosi al seguito, annunciato il sold out, che quella storia l'hanno vissuta. La squadra partirà per Roma nel pomeriggio di venerdì, dal parcheggio dell'Unieuro Arena. 

Nicosanti: "Una maglia speciale"

"Diciamo che per chi ha la mia età vedere le maglie blu a Forlì  ci riporta indietro almeno di una trentina d'anni - afferma il presidente Giancarlo Nicosanti -. Erano le maglie con cui Forlì ha costruito una delle storie più importanti per la città, perchè sono le maglie con cui siamo stati promossi e con cui siamo stati in Serie A con l'onore di avere tanti campioni che arrivavano anche da oltreoceano e facevano la storia della pallacanestro in Italia".

La seconda volta - "Siamo una società giovane, affrontiamo le finali di Coppa Italia per la seconda volta, anche se nel 2016 abbiamo partecipato anche in Serie B, in un anno in cui portò bene partecipare e vincerla - ricorda -. Abbiamo quindi ritenuto giusto dedicare una maglia speciale ad un evento così importante. Credo che tutti, staff, giocatori e tutta la società debbano essere orgogliosi di essere fra le prime 4 squadre italiane che nel prossimo weekend si giocano un traguardo importante".

La Storia del Basket a Forlì - "Il ritornare a fare una maglia che abbia addosso anche un pezzo di storia del basket forlivese è stata un'idea che ci sembrava corretto seguire non solamente per chi ha qualche capello bianco, ma anche per i giovani, perchè è giusto che sappiano che se oggi siamo qui è anche grazie a quei momenti importanti", aggiunge Nicosanti.

"L'idea della maglia va spiegato dal font - chiarisce il general manager Renato Pasquali, che ritirerà per l'occasione il premio "Betti" di miglior dirigente delle semifinaliste di Coppa Italia -. Questa nuvola rossa era sul davanti della maglia storica e abbiamo usato questo come richiamo ideale. L'idea è richiamare la maglia che racconta una storia importante di Forlì e nel frattempo credo che, mai occasione sia stata più opportuna, per ricordarla davvero. Un omaggio anche ai vecchi e ai nuovi tifosi che ne sono protagonisti. E' bello far ricordare a loro che Forlì è stata e può essere ancora una piazza importante".

Coach Martino: "Un'opportunità meritata"

In chiusura, le parole di coach Antimo Martino: "Il Presidente ha già detto tutto, io parlo a nome dello staff e dico che ci siamo meritati questo traguardo, siamo nella settimana della Final Four e ci vogliamo godere questa opportunità. Dobbiamo cercare di fare il meglio possibile per renderla ancora più bella".

Concentrazione - "Siamo tutti molto concentrati e molto motivati e non vediamo l'ora di scendere in campo - prosegue Martino -. La stiamo preparando con la consueta attenzione e vedo la disponibilità da parte di tutti. Tutti hanno la sensazione di essere di fronte ad un evento importante e già essere qui è un grande risultato anche alla luce della nuova formula e del Girone che abbiamo affrontato"

La condizione fisica - "Il fatto di essere tornati in palestra e a lavorare tutti insieme ci dà fiducia, chiaramente parlo soprattutto per Kadeem Allen. Ovvio che ci vorrà tempo per ritrovare la condizione ma sono convinto che come squadra ci aiuteremo e per supportarci come abbiamo sempre fatto. Gli aspetti per cui ci siamo guadagnati questa qualificazione li vorrò vedere a Roma e faranno la differenza"

Dalla sconfitta con Torino a Cantù - "Abbiamo ripreso serenamente perché non ha senso e non ne avrebbe avuto gestire emotivamente una sconfitta per un gruppo che finora ha sempre dato il massimo - continua il coach -. Loro sono stati bravi ma noi non abbiamo fatto quello che avremmo dovuto fare. Se c'è un aspetto positivo che deve rinforzare la nostra convinzione e che se fai le cose non bene puoi valorizzare quello che hai fatto di positivo finora. Cantù è una squadra con un roster che non ha bisogno di presentazione. Hanno qualità, taglia ed esperienza arriveremo tutte e due molto concentrate e dovremmo farci trovare pronti. La nostra forza è la solidità".

Il ritmo della gara - "Io credo che dobbiamo essere bravi ad interpretare la gara - prosegue -. Dobbiamo essere bravi a capire a gara in corsa quali scelte fare partendo dal presupposto che intensità, energia e concentrazione dovranno essere al massimo"

Il PalaTiziano - Molto emozionante giocare al PalaTiziano dove per nove stagioni ho vissuto materialmente ho fatto due finali Scudetto, due Top-16 di Euroleague e ho iniziato come allenatore delle giovanili e li si sono creati i presupposti per diventare capo allenatore. Ritornarci ora che è stato rimesso a nuovo è davvero bello e sarebbe bellissimo associarlo a qualcosa di ancora più bello", conclude. 

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