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Cronaca

La formazione professionale funziona: la conferma dai test Invalsi

La Provincia spenderà nel 2011 oltre 10mln di euro per i diversi interventi di formazione professionale rivolti alle diverse classi di età della popolazione e finalizzati al conseguimento di varie competenze professionali.

Nell’anno formativo 2010-2011, agli allievi iscritti al 1° ciclo del biennio di formazione professionale del Cnos Fap di Forlì, l’ente di formazione che fa riferimento ai Salesiani di via Episcopio Vecchio 7, è stata somministrata la prova INVALSI, sia in ingresso, a novembre 2010, che in uscita, ad aprile 2011, con l’obiettivo di misurare le competenze legate ai quattro assi culturali e di verificare gli apprendimenti grazie al differenziale dei risultati in-out. Si tratta della prima esperienza di questo tipo in Emilia-Romagna.

L’iniziativa nasce all’interno del progetto regionale “Antidispersione”, grazie al quale, dopo la rilevazione in ingresso di eccellenze e criticità legate alle aree del sapere, i 60 studenti sono stati divisi in 5 gruppi di lavoro per approfondire aree di studio diverse (italiano, scienze e tecnologia, inglese, storia e giornalismo) all’interno di percorsi pomeridiani di 45 ore che hanno fatto leva su risorse e interessi mostrati dagli allievi, utilizzando come metodologia didattica il “learning by doing”, ovvero promuovendo l’apprendimento attraverso esperienze laboratoriali, simulazioni, role playing e l’utilizzo delle “mani per pensare”.

Al termine si sono misurati i risultati e gli apprendimenti attraverso la somministrazione dei test Invalsi sempre relativi all’area dell’italiano, della matematica e delle scienze. Dopo la correzione si è proceduto con l’elaborazione dei dati attraverso l’analisi statistica e la comparazione dei risultati al termine con i risultati in ingresso. Da questa analisi è emerso che, dopo aver partecipato al “progetto Antidispersione”, avere seguito i corsi mattutini e avere svolto tutte le attività di alfabetizzazione previste, come riallineamento linguistico per gli studenti extracomunitari (che sono circa il 60% presso il CNOS FAP), in tutte le aree del sapere gli studenti hanno ottenuto un punteggio superiore del 20-30% rispetto ai punteggi iniziali, con picchi di eccellenza per l’asse matematico. In particolare, gli accrescimenti medi per i diversi assi culturali sono i seguenti: sul linguistico e storico sociale gli studenti sono passati da un punteggio medio di 43,7/100 a 64,3/100; sull’asse matematico hanno incrementato il punteggio da 40,3/100 a 72,9/100; sull’asse scientifico-tecnologico sono passati da 56,5/100 a 64,9/100. In generale, la media totale dei punteggi di tutto il campione è passata da 46,8/100 a 67,4/100.

Inoltre, dall’analisi dei dati emerge che una pianificazione personalizzata, pensata come rafforzamento e sviluppo delle risorse, più che come intervento teso a colmare delle lacune, abbia consentito ai singoli allievi di migliorare le proprie conoscenze e capacità, portando un aumento all’interno della media dei punteggi dei gruppi classe. Oltre ai dati statistici, la sinergia tra le azioni corsuali ed il progetto di antidispersione ha prodotto risultati tangibili come la realizzazione dell’inno del Cnos Fap di Forlì dal titolo “The Salesiani’s voice” e tre edizioni de “Il Gallo”, il giornalino del Centro di Formazione Professionale.
 
I numeri della formazione professionale nella provincia di Forlì-Cesena
La Provincia di Forlì Cesena spenderà nel 2011 10.656.000 euro per i diversi interventi di formazione professionale rivolti alle diverse classi di età della popolazione e finalizzati al conseguimento di varie competenze professionali.  Di queste risorse, ben 5.294.000 euro verranno spesi per formare ragazzi dai 15 ai 17 anni in percorsi biennali  finalizzati ad acquisire una qualifica professionale. Nel 2010 nel territorio di Forlì-Cesena 6.789 persone hanno svolto attività formative, di queste hanno partecipato ai corsi  per l'assolvimento dell'obbligo formativo 865 minorenni  (616 maschi e 249 femmine). Sono stati attivati corsi per operatore all'abbigliamento,  all'autoriparazione, per  impianti elettrici ed impianti idraulici, della ristorazione,  alle cure estetiche ed altre figure professionali ancora .  In tutto si tratta di 21 corsi che ogni anno vengono avviati nella provincia di Forlì-Cesena e che danno la possibilità di imparare un buon lavoro con ottime prospettive di occupazione

Commenta l’assessore provinciale al Lavoro e alla formazione professionale Denis Merloni: “Applicando il test Invalsi per misure le competente e l’apprendimento dei giovani che usufruiscono della formazione professionale possiamo dimostrare in modo scientifico che i soldi investiti producono dei buoni risultati. I ragazzi e le ragazze coinvolti in queste attività imparano cose nuove, utili alla loro crescita culturale e professionale. Posso dire che siamo di fronte ad un buon utilizzo delle risorse pubbliche“. 

Aggiunge il direttore del Cnos Fap Sergio Barberio: “Il lavoro realizzato dal nostro ente di formazione non è altro che l’applicazione del Sistema preventivo di don Bosco: ragione, religione e amorevolezza; per i Salesiani e per tutti coloro che collaborano con noi nell’educazione dei ragazzi rappresenta la carta Magna a  cui ispirarci. Il sistema è “preventivo” in quanto compito di ogni educatore/formatore è: conquistarsi il cuore degli allievi, individuare e promuovere le qualità presenti in ogni ragazzo. Luogo privilegiato è il cortile ove si crea la giusta relazione tra Formatori e allievi; da tutto ciò è nato tale risultato ossia  aver messo in atto quelle azioni non corsuali ma fondamentali che hanno creato le basi per un sano sviluppo delle capacità dei ragazzi”.

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