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Lunedì, 29 Aprile 2024
100 e maturi

Giada racconta il suo cammino da 100 al 'Canova' e guarda al futuro: "Voglio diventare una maestra"

Giada Alessandri racconta così il suo percorso alle superiori, che l'ha portata a scegliere l'indirizzo "Arti Figurative" e che l'ha proiettata verso il 100 finale

"Trovandomi adesso alla fine dei miei anni liceali sono soddisfatta della scelta di aver studiato al Liceo Artistico Canova, perché ho trovato al suo interno una piccola e grande comunità accogliente e che mi ha dato un'esperienza che non vorrei cambiare con altre". Giada Alessandri racconta così il suo percorso alle superiori, che l'ha portata a scegliere l'indirizzo "Arti Figurative" e che l'ha proiettata verso il 100 finale. 

Come mai ha scelto l'indirizzo Arti Figurative?
"Nei miei anni al Canova ho capito come sia importante e prezioso rendere proprie le informazioni che vengono trasmesse dall'esterno e l'importanza di ascoltare ogni voce con rispetto e attenzione. La pluralità delle voci è rispecchiata dai diversi indirizzi della scuola, e anche dal diverso sentire del mondo e dal differente pensiero di ogni studente; infatti davanti ad un comune progetto dato dall'insegnante gli studenti realizzano elaborati completamente diversi tra loro, questo l'ho notato frequentando l'indirizzo di Arti Figurative che definirei come indirizzo del creare in totale libertà, perfetto per me che mi ero iscritta in quella scuola per trovare nuovi metodi di espressione".

Oltre allo studio che passioni ha?
"Le mie passioni riguardano proprio le forme di espressione, la comunicazione tra individui e imparare; credo che l'industria del cinema abbia una grande rilevanza nell'educazione e nella diffusione di informazioni".

Quali sono le emozioni provate al momento della maturità?
"La notte prima del mio esame orale ero un po' preoccupata, infatti la mattina dopo ero davanti a scuola alle 7:15 anche se l'orario di inizio erano le 8:00, ma nel momento in cui mi hanno chiamato ho capito che ormai la frittata era fatta e che arrivati a quel punto non aveva più senso stressarsi. Questo mio pensiero mi ha aiutato ad affrontare la situazione, sapevo che nel discorso che volevo fare avevo un qualche potere di controllo e nei momenti in cui mi son trovata in difficoltà ho anche chiesto aiuto al professore esterno di storia dell'arte su come potessi continuare il discorso e insieme a lui (col ragionamento) sono arrivata a una conclusione".

Progetti per il futuro?
"Alla fatidica domanda posta dalla commissione "Cosa farai dopo?" ho risposto che volevo diventare una maestra e quindi riuscire ad entrare nel corso di studio "Scienze della Formazione Primaria" all' Università Alma Mater di Bologna". 

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