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Cronaca

Anche Forlì accoglierà i migranti di Castelnuovo di Porto: "Ma non ci sono più gli strumenti per l'integrazione"

Lo annuncia l'assessore al Welfare Raoul Mosconi, spiegando che "collaboreremo con la Prefettura e accoglieremo, le persone che arriveranno"

I rifugiati accolti fino a martedì a Castelnuovo di Porto vicino a Roma in seguito alla chiusura del Centro saranno trasferiti anche a Forlì. Sabato mattina arriverà un primo riparto di 18 persone. Lo annuncia l'assessore al Welfare Raoul Mosconi, spiegando che "collaboreremo con la Prefettura e accoglieremo, secondo il nostro modello di accoglienza diffusa in tutti Comuni dell'Unione, le persone che arriveranno". Tuttavia, evidenzia Mosconi, c'è la "preoccupazione di non avere più i mezzi per fare più quello che abbiamo fatto fino ad ora, e cioè per l'integrazione e la coesione sociale sul nostro territorio".

"Con la scadenza dei bandi per l'accoglienza, gestiti dall'Unione dei Comuni della Romagna Forlivese attraverso l'Asp San Vincenzo de Paoli di Santa Sofia, la Prefettura emanerà il bando nazionale che non prevede più le azioni per l'integrazione - continua Mosconi -. Non sarà più svolto l'insegnamento della lingua italiana. Tagli sono previsti per la mediazione culturale e l'assistenza sociale con ovvie ricadute sui servizi dei Comuni e della Ausl".

"Senza gli strumenti per integrare, senza che avvengano i rimpatri, con il decreto sicurezza che determinerà l'aumento dei clandestini come faremo a creare le condizioni per una maggiore sicurezza? - si interroga l'assessore -. Come faremo a promuovere le responsabilità e i doveri se l'accoglienza si limiterà ai servizi alberghieri? I territori e i Comuni saranno spettatori di un sistema che non può funzionare e soprattutto che non porterà benefici a nessuno". "Ad ogni intervento dei leghisti, si svela con maggior chiarezza la loro distanza dalla democrazia partecipata e inclusiva, il loro tentativo di creare continuamente nemici nelle persone più deboli, così da generare le basi di una democrazia mancata a favore della legge disumana dell’isolamento in un mondo invece condiviso dove servono più lavoro e più formazione", conclude Mosconi.

RAGNI - Sulla questione interviene il capogruppo in Consiglio comunale di Forza Italia, Fabrizio Ragni: "Chiediamo che si comunichi con la massima trasparenza il destino di queste 18 persone, dove verranno allocati fisicamente, in quale percorso di integrazione inseriti, quali occasioni di studio e di lavoro verranno offerte loro. Vorremmo sapere l’esatto ammontare delle risorse pubbliche che verranno spese per la loro accoglienza e se questi nuovi ingressi determinino eventuali criticità sociali. Chiediamo risposte e poi forniremo la nostra valutazione, che sul tema dell’immigrazione, a dire il vero, non è mai mancata ed è ben chiara a tutti”. L'esponente azzurro rivolgerà i quesiti all’assessore Mosconi direttamente martedì pomeriggio, con un apposito question time, nella seduta del consiglio comunale.

La chiusura del Centro

Per Castelnuovo di Porto, piccolo centro alle porte di Roma Nord, sono ore di ansia. Il paese, sede del secondo Cara più grande d'Italia dopo quello di Mineo, è in subbuglio per l'ormai immininente chiusura della struttura, stabilito dal Viminale a seguito dell'approvazione del decreto sicurezza voluto da Matteo Salvini. Gli effetti sono nei numeri: 305 migranti verranno spostati in altre regioni, altri 145 vivono un destino incerto, con la strada come prospettiva più probabile; 110 lavoratori, quasi tutti del posto, finiranno per strada. Il trasferimento dei migranti sono iniziati martedì. "In un colpo solo", fa sapere il comune di Castelnuovo di Porto, "vengono spazzati via non solo anni di impegno e buon lavoro per un'accoglienza fatta di progetti educativi, inserimento scolastico, corsi ricreativi, iscrizioni alle associazioni sportive  del territorio, collaborazioni volontarie e lavori socialmente utili,  portata avanti dal Comune insieme alla Prefettura di Roma, ma andranno persi anche 107 posti di lavoro dei dipendenti del gestore del Centro".

L'APPROFONDIMENTO DI ROMATODAY
 

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