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La commemorazione

Al Parco Urbano un albero con foglie rosse in memoria di Sara Pedri

Accanto all’albero è stata installata anche una targa in sua memoria

Un albero nel nome di Sara Pedri, la giovane ginecologa scomparsa un anno fa nei pressi di Cles, in Val di Non.  L’iniziativa si è svolta domenica nel parco urbano “Franco Agosto”, dove è stato piantato un albero di Liquidambar, le cui foglie assumono sfumature rosse come i capelli Sara. Accanto all’albero è stata installata anche una targa in sua memoria. “Continueremo a stare vicino alla famiglia di Sara, partecipando al loro dolore e tenendo accesi i riflettori su una storia amara che contiene molti elementi oscuri e che rischia di scivolare nel silenzio - afferma l’assessore al Welfare Rosaria Tassinari, che ha partecipato al momento solenne insieme al sindaco Gian Luca Zattini -. Nessuno scompare mai completamente. Il ricordo alimenta la speranza e la speranza dà ossigeno all’albero della vita”. La famiglia di Sara vuole far luce su cosa sia successo alla ragazza, che secondo diverse testimonianze sarebbe vittima di episodi di mobbing nel reparto di ginecologia della struttura ospedaliera in cui lavorava, il Santa Chiara di Trento. "Piantare un albero - ha affermato Mirella, la mamma di Sara - significa amare la vita, amare la natura, amare l'infinito come hai amato tu, Sara".

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