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Il ministro Valditara a Forlì: "Maturità solo orali? Scelta saggia e condivisa". Ma la Regione chiede di tornare agli scritti

Tra i punti discussi con il ministro, le difficoltà nell’attuare l’ordinanza ministeriale che esenta gli studenti delle aree alluvionate dal sostenere le prove scritte degli esami di Stato

La scuola è stata duramente colpita dall’alluvione, e proprio da una scuola accogliente deve proseguire la ricostruzione, che è già partita: lo chiede la Regione al Governo, martedì in Romagna col ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Che martedì mattina è stato in Emilia-Romagna per fare visita ad alcune scuole interessate da alluvione delle province di Forlì-Cesena e di Ravenna. Ad accompagnarlo, l’assessora regionale alla Scuola, Paola Salomoni, e il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Stefano Versari.

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Primo appuntamento nell’aula magna del Polo tecnico professionale ‘Compagnoni Marconi’ a Lugo di Romagna, dove il ministro ha incontrato i dirigenti scolastici della provincia di Ravenna. La seconda tappa si è svolta nell’Istituto Comprensivo 5 ‘Tina Gori’ di Forlì, anche in questo caso insieme ai dirigenti scolastici della provincia di Forlì-Cesena. In entrambe le occasioni erano presenti gli amministratori del territorio, a partire dai sindaci, che hanno raccontato le difficoltà che stanno affrontando e la necessità di risorse, in un confronto chiaro ma sempre molto collaborativo.

Alluvione, la visita del ministro Valdinara a Forlì

"Abbiamo già stanziato 9,5 milioni dei complessivi 20 milioni destinati alle scuole colpite dall'alluvione - ha spiegato Valditara a Forlì -. Serviranno per il rifacimento dei laboratori e per ripristinare l’attività didattica. Inoltre siamo subito intervenuti per la validazione dell’anno scolastico a favore dei ragazzi che non hanno frequentato i 200 giorni necessari". 

Gravissimi i danni inferti al territorio dagli eventi atmosferici di maggio, ma altrettanto grande la forza d’animo di una popolazione che si è subito rimboccata le maniche per ritornare quanto prima alla normalità: durante gli incontri sono stati mostrati video e fotografie a dimostrazione dell’impegno immediato profuso per ripulire gli edifici scolastici nel minor tempo possibile. Un impegno per il quale Valditara ha voluto ringraziare il personale scolastico, sottolineando come il suo ministero sia stato il primo ad attivarsi per individuare risorse e garantire il sostegno alle comunità colpite.

“Ringraziamo il ministro per essere venuto in Romagna per toccare con mano le grandi problematicità che stanno incontrando questi territori - ha affermato l’assessora Salomoni -. Abbiamo colto l’occasione per ribadire al ministro come sia fondamentale sostenere gli Enti locali chiamati a intervenire per ripristinare gli edifici scolastici, e al tempo stesso garantire il personale necessario a mantenere in servizio le scuole nei centri abitati più disagiati, come quelli di montagna o delle aree interne, che dopo i gravi danni subiti da strade e case sono ancora di più a rischio spopolamento”.

Altro punto discusso con il ministro, le difficoltà nell’attuare l’ordinanza ministeriale che esenta gli studenti delle aree alluvionate dal sostenere le prove scritte degli esami di Stato. “Come famiglie e studenti, anche i sindacati, presenti davanti all’istituto di Forlì e tutto il mondo della scuola chiedono azioni correttive. Condividiamo l’idea di sostenere i ragazzi e le ragazze che stanno vivendo giorni difficili - chiude Salomoni - ma la possibilità di non sostenere le prove scritte dovrebbe essere una scelta degli studenti più che una imposizione”.

Ha replicato Valditara: "Ricordo la richiesta esplicita del presidente dell’Upi Michele De Pascale del 5 giugno, che richiedeva un esame semplificato solo orale. Oggi ho incontrato i dirigenti scolastici di Lugo che condividono la scelta, che a sua volta era stata condivisa il 7 di giugno nella cabina di regia anche dal presidente della Regione Bonaccini e dagli amministratori locali, a sua volta il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale ci ha confermato la necessità del provvedimento, che è stato emanato l'8 giugno. I ragazzi affronteranno serenamente questa maturità, ritengo di aver dato priorità ai valori di solidarietà e umanità, rispetto a legittime istanze individualistiche". E conclude: "E' stato un provvedimento saggio e richiesto dal territorio".

“Ho mantenuto anche la promessa di reperire risorse per le scuole. Dei 20 milioni ottenuti - ha precisato il ministro - ne sono già stati stanziati 9.434.000, di cui 8.734.000 per le scuole statali e 700.000 per le paritarie". Si tratta di fondi per l’emergenza e per garantire la riapertura delle scuole, da utilizzare anche per l’acquisto di attrezzature da laboratorio e altro materiale.

L'intervento del deputato Morrone

“Spero che si plachi anche la polemica pretestuosa sull’esame orale, alimentata con evidente strumentalità da certi esponenti del Pd e della sinistra, compresi docenti e studenti di area, in particolare a Cesena. Può darsi che non fossero stati messi al corrente che la richiesta dell’esame semplificato era arrivata non solo in tempi utili, ma addirittura da De Pascale - ha commentato il parlamentare Jacopo Morrone a margine della visita -. E forse il sindaco e presidente della Provincia di Forlì-Cesena Enzo Lattuca, che domenica, sulla stampa locale, ha parlato di ‘tempistica un po’ goffa e tardiva’ e che la decisione non avrebbe ‘il pregio né dell’immediatezza, né dell’attenta riflessione e della condivisione’, era disattento quando il provvedimento è stato comunicato tempestivamente in Cabina di regia e dietro richiesta di un suo collega".

L'incontro con i sindacalisti della Cgil

Il ministro ha incontrato una delegazione dei partecipanti al presidio della Flc Cgil, che nei giorni scorsi aveva manifestato diverse difficoltà e problematiche sui recenti provvedimenti adottati dal Governo e dal Ministro stesso, dopo la pubblicazione del decreto legge 81 del primo giugno scorso. La delegazione ha evidenziato come quello adottato sia "un provvedimento tardivo sugli esami, a lezioni già ultimate, senza confronto con le rappresentanze dei lavoratori e le associazioni degli studenti". Ma si è focalizzati anche sulla "proroga dei contratti in scadenza con particolare attenzione al personale Ata; sulla richiesta di organico aggiuntivo per la ripartenza dell’a.s. 2023/24". Ma anche "lo stop al dimensionamento della rete scolastica, provvedimento in via di definizione; misure straordinarie per la mobilità annuale del personale docente e Ata".

Richiesta una "modalità agevolata per le immissioni in ruolo per coloro che hanno avuto una diversa calendarizzazione delle prove concorsuali", ma anche il "monitoraggio puntuale sui danni subiti dalle scuole e l’immediato ripristino dei laboratori e delle aule danneggiate". Quindi "l'individuazione di misure economiche a favore degli studenti che versano in condizione di difficoltà per agevolare il trasporto pubblico attraverso l’esenzione se non la riduzione degli abbonamenti, aiuti per l’acquisto dei libri scolastici e materiali scolastici vari, di device". Infine "di non dimenticare, nel tempo, i bisogni della scuola emiliano romagnola oggi piegata dalla violenza dell’alluvione".

"Abbiamo, inoltre, rappresentato la nostra convinta contrarietà e preoccupazione sul D.d.L. Calderoli e gli effetti negativi dell’autonomia differenziata nella scuola e più in generale nella struttura sociale ed economica del Paese - sottolineano i segretari generali della Flc Cgil Forlì-Cesena e Ravenna, Pier Francesco Minnucci, Sara Errani, e la segretaria generale della Flc Cgil Emilia Romagna, Monica Ottaviani -. Si rende necessario attivare un canale di interlocuzione più sistematica delle relazioni sindacali, a partire dalle questioni relative al dimensionamento della rete scolastica. Da ultimo, abbiamo chiesto al Ministro di impegnarsi politicamente per una chiusura rapida della trattativa relativa al rinnovo del contratto (sulla parte normativa e il residuo di parte economica); contratto già scaduto da tre anni, per ripartire con il prossimo rinnovo, stanziando le risorse necessarie nella prossima Legge di Bilancio. Il Ministro si è impegnato a tenere in considerazione le richieste avanzate dalla delegazione, invitandoci a segnalare anche in seguito ogni esigenza proveniente dai
territori alluvionati. Vigileremo sugli impegni presi e continueremo a presidiare il territorio".

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