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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

"Attenti, è aggressivo", ma i vigili del fuoco non rinunciano a portare in salvo un cagnolone per accontentare una bambina

Una delle tante storie di salvataggi avvenuti a Forlì per mano dei vigili del Fuoco rimbalza da Rovigo

Hanno portato in salvo un cane di grossa taglia, presentato come aggressivo, per venire incontro alla supplica di una bambina. Una delle tante storie di salvataggi avvenuti a Forlì per mano dei vigili del Fuoco rimbalza da Rovigo. Anche i pompieri di quella provincia, infatti, erano partiti immediatamente, già la notte del 17 maggio, inviando personale specializzato nel soccorso acquatico, con gommoni e mezzo anfibio. Un "know-how" molto prezioso, quello dei vigili del fuoco di Rovigo,  frutto anche di una tradizione tutta polesana nella capacità di affrontare alluvioni eccezionali come quella del 1951 che piegò questo territorio.

Non solo uomini: il contributo che i vigili del fuoco del Polesine hanno dato alla Romagna è anche di mezzi. In primo luogo l'anfibio, fondamentale per operare nella prima fase, quando le strade apparivano più come torbidi corsi d'acqua che vie. Ma anche il modulo di pompaggio ad alta capacità, più simile, per potenza, a una idrovora che a una semplice motopompa, cruciale per operare prosciugamenti di vasta portata, come quelli che si stanno rendendo necessari. Ancora, sono stati inviati un modulo di rifornimento carburanti e un modulo di salvamento acquatico. 

Proprio l'anfibio di Rovigo è stato "protagonista", vista la spiccata operatività del personale inviato,  i pompieri hanno caricato a bordo dell'anfibio, passando dal terrazzo, la famiglia, partendo dalla bimba, di pochi anni. Una volta in salvo, però, la piccola si è messa a piangere perché il suo cagnolone era rimasto in casa.

A questo punto, i genitori si sono sentiti in dovere di avvertire i pompieri: l'animale era estremamente aggressivo con gli estranei, mordace. "Vi morderà di sicuro appena cercherete di avvicinarlo", il monito. Nonostante questo, però, il personale ha ritenuto di tornare comunque in casa, sia per il bene dell'animale, che per tranquillizzare la bimba, posta di fronte a un evento già di per sé sconvolgente, come è una evacuazione d'emergenza dalla propria abitazione. La sorpresa dei pompieri, una volta tornati nell'abitazione, è stata quella di trovarsi di fronte un cagnolone tranquillo e assolutamente collaborativo: l'impressione, netta, è stata che anche lui avesse ben percepito l'emergenza e avesse capito perfettamente che stava per essere portato in salvo.

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