Ancora in mostra i presepi più belli: "Meno presenze a causa del Covid, vogliamo rifarci negli ulitimi giorni"
Puntando sul fatto che quest’anno la festività dell’Epifania è “caduta” di giovedì, sarà possibile vedere le numerose natività allestite in città e periferia fino a tutto il 9 gennaio
Ultime ore utili per ammirare i più bei presepi del forlivese. Puntando sul fatto che quest’anno la festività dell’Epifania è “caduta” di giovedì, sarà possibile vedere le numerose natività allestite in città e periferia fino a tutto il 9 gennaio. L'Associazione Italiana Amici del Presepe, Sezione di Forlì propone decine di progetti per tutti i gusti ed età, a cominciare dalla 32° Rassegna Città di Forlì, realizzata all’interno del Palazzo del Monte di Pietà, in corso Garibaldi, 37.
Alla data del 5 gennaio, la mostra è stata vista da circa 3.500 persone: “Poche rispetto alla media delle precedenti rassegne – ammette l’esperto Massimo Raggi - ma quest’anno bisogna mettere in conto il persistere della pandemia, che impone accessi distanziati e altre misure di sicurezza, senza dimenticare la quarantena di tante scolaresche, gli utenti naturali della rassegna. Ma vedremo di rifarci negli ulteriori giorni a disposizione”. Fra i presepi più accattivanti dei 45 in mostra, si segnalano il n. 2 in cartone e legno di Rigoni Roberto, il 6 in polistirolo di Bandini Enzo, il 12 in cartone cemento di Bassi Germano e Montanari Loretta, il 28 di Liverani Maurizio e il 36 di Montorsi Mario (fatto con le pigne).
Chissà se in questo elenco compare anche il vincitore del concorso “Vota il presepe più bello”, la cui premiazione è in programma domenica 16 gennaio, alle 15.30, nella sala del chiostro di San Mercuriale. Altre natività imperdibili, in questo percorso ideale che dal centro storico conduce alla prima periferia, sono quelle visibili in cima allo scalone del Palazzo Municipale, a San Mercuriale e in Duomo, alla Camera di Commercio e nell’atrio del Palazzo Vescovile, alla Celletta dei Passeri in sobborgo Romiti e nel piazzale interno dell’Opera “Nostra Signora di Fatima”, in via Borghina, condotta dai Servi del Cuore Immacolato di Maria. Il Centro storico esibisce anche le natività allestite all’interno del Suffragio. La sacrestia della chiesa settecentesca intitolata alla Madonna della Visitazione, fino al 9 gennaio ospita 11 presepi, di cui 10 realizzati da Claudio Barbarulo e Sergio Sansavini. “I dieci esposti in chiesa – dichiara il rettore don Paolo Giuliani – nascono da una collaborazione decennale dei due amici, frutto della comune passione per i presepi: se Claudio si è dedicato alla parte strutturale delle opere (le case sono in legno rivestito di sughero), Sergio si è cimentato con l’aspetto pittorico e i colori”.
Nell’ambito della Rassegna Città di Forlì si fa ben vedere anche il presepe n. 34: l’artefice è Franco Casadei, lo stesso che all’interno della chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari a Vecchiazzano propone la natività meccanica imperniata su San Giuseppe, il padre putativo di Gesù. “Nell’anno dell’enciclica apostolica ‘Patris Corde’ di papa Francesco – dichiara – non potevamo che rappresentare questa figura chiave nella storia della salvezza”. Si tratta del classico presepe in stile palestinese, impreziosito da ben 6 quadri mobili e una quarantina di statue e statuine in movimento. Quello che colpisce è soprattutto la sincronizzazione dei meccanismi: le statue sono animate da decine di motorini, timer e relè elettrici, mentre le scene sono sostituite e spostate da pistoni ad aria compressa, montacarichi e pannelli girevoli. E’ un vero e proprio diorama, impreziosito dal racconto di una voce narrante e da un video che funge da colonna portante. “Giuseppe – recita una delle didascalie che compaiono nel video – accoglie nella sua vita avvenimenti che non comprende, lasciando da parte i ragionamenti e affidandosi totalmente a Dio”. Il popolare Francone, che quest’anno ha fatto praticamente tutto da solo, iniziando a lavorare già in estate, dà appuntamento agli appassionati sino al 6 di febbraio.
