Procura, calano le spese dei procedimenti: sotto la soglia dei 200 euro

Sono 14.659 i procedimenti iscritti nell'ultimo anno giudiziario alla Procura di Forlì. Di questi, ne sono stati definiti oltre 14.980, mentre l’arretrato si è attestato, a fine anno, a 4.014 procedimenti. Il dato sulla pendenza dei procedimenti dimostra un trend positivo in quanto vi è una costante diminuzione delle pendenze. E' quanto emerge dal Bilancio Sociale della Procura, che sarà presentato lunedì prossimo alle 11 nella Sala Conferenze del Padiglione Melandri Piazzale Solieri. L’evento ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Giustizia.

"Il dato sulla pendenza dei procedimenti dimostra un trend positivo in quanto vi è una costante diminuzione delle pendenze", viene illustrato nella presentazione dell'appuntamento. Il bilancio sociale evidenzia innanzi tutto alcune novità logistiche, tra cui l’istituzione dell’aula delle audizioni protette, che viene utilizzata anche dalla Polizia Giudiziaria, nonché dai giudici per le indagini preliminari del Tribunale. Inoltre la Procura di Forlì, a seguito di convenzione stipulata con la  Associazione Centro di solidarietà e Fondazione Buon Pestore - Caritas, ha digitalizzato tutti i fascicoli iscritti nell’anno 2015 e parte di quelli iscritti nell’anno 2014, per i quali è stato emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, con ciò agevolando e velocizzando i tempi di rilascio delle copie degli atti.     

Dal bilancio emerge come la durata media delle indagini sia diminuita e nell’ultimo anno i tre quarti dei procedimenti sono stati definiti in meno di 6 mesi. Ridotte inoltre le pendenze, che sono passate da 245 a 99. Il valore dei beni confiscati è ulteriormente aumentato passando da 117.853 euro a 193.788 euro, per il solo primo semestre di quest’anno. Le spese per consulenze, interpreti e traduttori sono state sensibilmente ridotte, scendendo da 772.239,39 per il biennio 2012-2013 a 110.226,05 per l’attuale biennio. La spesa media per procedimento è ulteriormente diminuita da 226 euro a 161 euro. "In definitiva, le difficoltà economiche, la scarsezza di personale e di mezzi non hanno impedito un miglioramento costante del servizio Giustizia e di questo va dato merito alla responsabilità e all’impegno profuso dalle singole persone, sia dai  magistrati, che dal personale amministrativo e di polizia giudiziaria", viene sottolineato.