rotate-mobile
Cronaca

Appello ai proprietari di immobili: "Servono centinaia di case da dare in affitto. Ci sono garanzie"

Il problema dell'emergenza, in questo caso, si aggiunge ad uno precedente: la scarsità di case in affitto e gli alti canoni di locazione

A Forlì ci sono migliaia di alloggi sfitti e servono case da dare in affitti brevi agli alluvionati. Per questo la 'Fondazione Abitare' lancia un appello a tutti i proprietari, per mettere a disposizione il loro immobile. Un primo appello ha permesso di reperire 15 abitazioni in pochi giorni, ma ne servono molte di più, se è vero che sono almeno mille i nuclei famigliari forlivesi che hanno già chiesto il 'Cas', il contributo di autonoma sistemazione destinato a chi si ritrova senza una casa.

Il problema dell'emergenza, in questo caso, si aggiunge ad uno precedente: la scarsità di case in affitto e gli alti canoni di locazione, tanto da rendere la ricerca di una casa non di proprietà una vera e propria impresa per chi viene a vivere a Forlì da fuori. Tanto che, prima dell'emergenza, la Fondazione Abitare aveva già 600 richiedenti in lista di attesa.

Col 'Cas' si eroga un sussidio agli alluvionati – dai 400 ai 900 euro al mese in base al numero dei componenti del nucleo famigliare – finalizzato a pagare un affitto e riacquistando così la propria autonomia abitativa. La misura è valida fino a maggio 2024. Il Decreto Alluvione consente, tra le varie misure, di stipulare contratti di affitto anche di pochi mesi per le famiglie colpite dall'emergenza. Non solo: “la Regione permette di abbassare i canoni di locazione a favore degli alluvionati, garantendo al proprietario un ristoro al 100% della riduzione”,  spiega Pierluigi Rosetti, il funzionario comunale che si occupa di politiche abitative.

Contributi 'Cas': tutte le informazioni

Non molti sanno che a Forlì opera la “Fondazione Abitare”, una fondazione che raccoglie l'attività dell'ex società pubblica “Società per l'affitto” che si occupa di dare in affitto abitazioni a famiglie e lavoratori che, pur avendo un reddito, non riescono ad accedere ad un immobile in affitto ai prezzi del libero mercato. “La Fondazione ha in gestione 90 alloggi che dà in sublocazione. Questo significa che a firmare il contratto di affitto e a pagare mese per mese non è l'inquilino, ma la fondazione, fornendo così maggiori garanzie al proprietario. A sua volta la Fondazione Abitare fornisce l'alloggio al richiedente, calmierando il costo e calcolando l'affitto sulle capacità di reddito dell'inquilino”, spiega il presidente della Fondazione Abitare Alberto Gentili.

L'idea è quindi di replicare questo strumento - che dà maggiori garanzie e funge da “calmiere” per evitare eventuali speculazioni – per dare una casa temporanea a chi non può vivere nell'abitazione occupata prima dell'alluvione. In altre parole la famiglia in emergenza riceverebbe il 'Cas' che andrebbe a pagare la sublocazione alla “Fondazione Abitare” e quest'ultima ha i fondi per pagare l'affitto al proprietario. Ma servono appunto più case possibili: “Facciamo un appello a tutti i proprietari di case, di metterli a disposizione per l'emergenza. Non solo nella città di Forlì, ma anche nei comuni appenninici. In questi ultimi casi, infatti, mantenere la residenza in loco evita i processi di spopolamento e permette di mantenere i servizi sul posto, come per esempio la scuola”, spiega Gentili.

Per avere informazioni su come mettere a disposizione un immobile sfitto alla “Fondazione Abitare” il numero è 3893471493.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Appello ai proprietari di immobili: "Servono centinaia di case da dare in affitto. Ci sono garanzie"

ForlìToday è in caricamento