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Cronaca

Coronavirus, l'esperto: "In Emilia Romagna non siamo lontani dall'immunità di gregge"

Parola dell'infettivologo Pierluigi Viale, esperto del Policlinico Sant'Orsola di Bologna e componente della cabina di regia regionale per l'emergenza Covid

Tra persone vaccinate e chi e' coperto perche' ha gia' passato il Covid, in Emilia-Romagna "non siamo lontani dall'immunita' di gregge". Soprattutto, sono state "messe in sicurezza le persone piu' a rischio". Quindi "si puo' e si deve riaprire: e' un rischio calcolato". Parola dell'infettivologo Pierluigi Viale, esperto del Policlinico Sant'Orsola di Bologna e componente della cabina di regia regionale per l'emergenza Covid.

"In questa situazione in cui i cittadini danno segnali di stanchezza, i nostri figli sono stufi di stare in casa e le attivita' rischiano di non riaprire- sottolinea Viale- abbiamo gia' vaccinato un milione di persone e almeno altri 500.000 hanno fatto la malattia. Quindi sono tutti immuni: parliamo di 1,5 milioni di persone su una popolazione di 4,5 milioni". A conti fatti, sostiene Viale, "non siamo lontani dall'obiettivo dell'immunita' di gruppo". Oltretutto, rimarca l'infettivologo, questo obiettivo "va calcolato soprattutto sulla popolazione fragile".

E da questo punto di vista, ad oggi "e' stato vaccinato oltre l'80% degli 80enni- conteggia Viale- una quota larghissima dei 70enni e stiamo finendo i soggetti fragili". In poche parole, "sono state messe in sicurezza tutte le persone piu' a rischio". In questo scenario, dunque, "riaprire e' un rischio calcolato- sostiene l'esperto- l'Rt salira' di nuovo, ma a carico dei piu' giovani che faranno una malattia per lo piu' asintomatica. Quindi gli ospedali non si dovrebbero caricare di nuovo e dovremmo trovare il giusto equilibrio. Alla luice di questo si puo' e si deve tentare di riaprire", afferma Viale.

"Il Covid ci ha imposto tre regole fondamentali - ricorda - al di la' di ogni Dpcm: gli assembramenti sono ad altissimo rischio; ci si contagia quando non si ha la mascherina; almeno il 5% dei contagiati necessita di cure ospedaliere". Di conseguenza, conferma l'assessore, "aprendoci finalmente alle relazioni e alletando le restrizioni, il rischio di un rimbalzo dei contagi esiste. E' inutile negarlo". Quindi da un lato "non e' mai abbastanza richiamare a comportamenti responsabili", afferma Donini, ma dall'altro lato "faremo di tutto per velocizzare le vaccinazioni". In questo modo, sottolinea l'assessore, "puo' essere che a una crescita dei casi non corrisponda anche un rimbalzo di ricoveri". (fonte agenzia Dire)

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