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Cronaca

Corteo delle terre alluvionate, Morrone (Lega): "Si apre la campagna elettorale". Replica Pd: "Ha paura della piazza"

“Libertà di manifestare? Non c’è dubbio. Ma anche libertà, la nostra, di mettere in evidenza la strumentalità della ‘manifestazione generale delle terre alluvionate’ promossa per il prossimo 14 ottobre"

“Libertà di manifestare? Non c’è dubbio. Ma anche libertà, la nostra, di mettere in evidenza la strumentalità della ‘manifestazione generale delle terre alluvionate’ promossa per il prossimo 14 ottobre, a Forlì, dai soliti noti: Cgil, Anpi, Arci, Libera e Legacoop. Manifestazione targatissima, quindi, e non a caso prevista nella città guidata da un’amministrazione di centrodestra”: lo dice in una nota il parlamentare Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna.

“Questa sinistra faziosa non guarda in faccia a nessuno e mette in campo le truppe sfruttando alluvione e alluvionati, aprendo di fatto la campagna elettorale in vista delle prossime amministrative”, sempre Morrone. Il corteo, che si tiene sabato alle 10 da piazzale della Vittoria, a Forlì, nasce da un'Appello per l’Appennino Romagnolo, coi Comuni montani che ancora di più rispetto ai territori di pianura si sentono abbandonati dopo l’alluvione di maggio.

Alla manifestazione generale delle terre alluvionate aderiscono Forlì Citta Aperta, l’associazione La Parola, Cgil Emilia-Romagna, Camere del Lavoro di Forlì Cesena, Ravenna, Imola e Bologna,  Anpi Forlì-Cesena, Anpi Ravenna, Arci Forlì, Arci Ravenna, Arci Romagna di Cesena e Rimini, Libera Forlì-Cesena e Libera Ravenna, Legacoop. Tra i soggetti politici si rileva l'adesione di Pd, M5S, Forlì e Co e Europa Verde di Forlì. Tra i comitati alluvionati si registra, però, solo l'adesione del “Comitato unitario delle Vittime del fango” di Forlì, mentre quello di Cesena ha dichiarato esplicitamente la propria non adesione, mentre gli comitati non si sarebbero espressi.

Attacca Morrone: “Non è una novità, Stefano Bonaccini, presidente della Regione, e gli amministratori piddini romagnoli non hanno fatto altro dopo l’alluvione che gridare contro il Governo Meloni accusandolo di ritardi e di non prevedere risorse sufficienti. Hanno perso tempo invece di mettersi in moto fin da subito per elaborare progetti e mettere in sicurezza il territorio. Al contrario, in tempi record rispetto a qualunque altra emergenza del passato, la struttura commissariale voluta dal Governo ha messo in moto la macchina organizzativa. Le risorse ci sono e sono Regione e Comuni ora a doversi attivare in tutta fretta”.

Ed infine: “Di fronte a questa realtà inoppugnabile, Cgil e compagnia danzante continuano a sproloquiare diffondendo la falsa notizia che ‘si è ancora lontani dall’offrire una risposta adeguata’, prendendo in giro gli alluvionati. Bene ha fatto, quindi, il Comitato di Cesena, a cui si deve riconoscere una rara onestà intellettuale, a sfilarsi dalla manifestazione preoccupato di farsi strumentalizzare. Queste manifestazioni, questa la loro opinione, devono essere ‘apartitiche’. Inutile ribadire che dove ci sono sigle come Cgil; Anpi, Arci, Libera e Legacoop l’’iperpoliticizzazione’ e il settarismo sono assicurati. E su questo anche gli altri Comitati dovranno riflettere”.

Il comitato promotore: "Chiediamo rispetto"

A replicare a Morrone è il Pd, in particolare nella persona della neo-segretaria Gessica Allegni e del Gruppo Consigliare dem in Consiglio comunale: "Sono gravi le parole con cui l'onorevole Morrone, segretario della Lega Romagna, ha stigmatizzato la manifestazione che  sabato 14 ottobre, si svolgerà a Forlì, a sostegno delle popolazioni alluvionate. Ci saremo aspettati da tutti i rappresentanti istituzionali, tra cui Morrone, un forte spirito di solidarietà, auspicando una piazza trasversale e unita, a difesa del nostro territorio, ma evidentemente il massimo rappresentante locale della Lega, che è anche il principale partito di governo della città, preferisce obbedire ad ordini di scuderia piuttosto che schierarsi a favore dei cittadini alluvionati”.

“Capiamo l'imbarazzo dell'onorevole Morrone e la sua paura della piazza – proseguono i  firmatari del comunicato –   ma il tempo delle chiacchiere è scaduto: ancora oggi non si hanno certezze sui ristori per i danni subiti da cittadini e imprese e anche i Comuni, al netto del riconoscimento delle somme urgenze, sono in balia di temporeggiamenti e incertezze, compresa la scelta incomprensibile di non dirottare altrove le risorse previste per cassa integrazione ed export. Per questo, come partito e rappresentanti istituzionali del Partito Democratico, a differenza della destra di questa città che non perde occasione per fare propaganda a discapito degli interessi dei cittadini, sabato mattina saremo in piazza accanto alle vittime del fango, a sostegno di cittadini ed imprese che hanno perso tutto e ancora non hanno visto un euro da parte del governo.”

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