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Turismo, dalla tassa di soggiorno arrivano oltre 170mila euro: "Numeri in crescita, previsioni ottimistiche per il 2023"

''Nel 2022, le entrate derivanti dalla tassa di soggiorno hanno superato le più rosee delle aspettative", esordisce nell'analisi l'assessora con delega al turismo, Andrea Cintorino

I numeri non sono ancora quelli del periodo pre Covid, ma il ritorno dei vacanzieri a Forlì è in netta crescita, con riscontri superiori perfino alle aspettative. ''Nel 2022, le entrate derivanti dalla tassa di soggiorno hanno superato le più rosee delle aspettative - esordisce nell'analisi l'assessora con delega al turismo, Andrea Cintorino -. Il covid ha determinato una contrazione evidente dei flussi vacanzieri e un incasso minore derivante dalla tassa di soggiorno. Finalmente, dopo due anni di pandemia, anche a Forlì il turismo torna a rappresentare una boccata d’ossigeno per albergatori, ristoratori ed esercenti, nonché una linfa importante per le casse comunali.”

Cintorino entra nel dettaglio gli introiti derivanti dall’imposta di soggiorno, spiegandone il riutilizzo e gli investimenti sul territorio: "Nel 2022, grazie alla tassa di soggiorno, abbiamo incassato 170.354 euro, il 25% in più rispetto al 2021 (136.407,10 euro). Non siamo ancora tornati ai livelli pre Covid, ma le premesse sono più che soddisfacenti e ci permettono di avanzare previsioni fiduciose per l’anno in corso". Nel 2019, prima dello scoppio della pandemia, la tassa di soggiorno aveva assicurato un introito pari a 255.424,50 euro, mentre nel 2020, l’anno peggiore in termini di restrizioni e chiusure forzate, l’imposta ha determinato un incasso di 70.090 euro.

“Come stabilito dalla normativa vigente, queste risorse sono utilizzate per garantire un alto livello dei servizi, oltre a coprire la spesa parziale di eventi di spettacolo con ricadute turistiche che possono fare la differenza senza pesare sui cittadini, e attrarre visitatori - prosegue Cintorino -. Cito, ad esempio, la manifestazione Cara Forlì, il videomapping, Forlì che brilla, numerosi spettacoli dal vivo come i Buskers o i concerti all'alba ma anche azioni strategiche di marketing territoriale. Grazie a queste risorse, inoltre, abbiamo potuto sostenere le spese di stampa, allestimento e distribuzione di materiale promozionale, quelle relative all’implementazione del sito ScopriForlì, alla gestione dello Iat e alle edicole con servizi di info point".

"Per il 2023 puntiamo a fare ancora di più, mettendo la città nelle condizioni di potenziare il proprio appeal turistico", promette Cintorino, che chiude con una stoccata finale con chiaro riferimento al documentario sulla regione Emilia Romagna trasmesso in Germania nel quale non c'è traccia delle bellezze del comprensorio Forlivese: "Nonostante qualcuno possa pensarla diversamente, Forlì è certamente uno dei 50 motivi per amare l’Emilia Romagna". 

Il commento di Confesercenti

Per il vicedirettore di Confesercenti, Fabio Lucchi, i dati comunicati da Cintorino "rappresentano un importante segnale di ripartenza dei flussi turistici nella nostra città, dopo la pandemia da Covid-19, che tutti auspichiamo possano consolidarsi e migliorare nell’anno appena iniziato". L'associazione definisce "non affatto banale" la cifra di 170.354 euro, "anche se ancora lontana dagli oltre 250mila euro del 2019, sia anche frutto della professionalità e qualità delle strutture ricettive cittadine che, nel mettersi al servizio dei turisti, beneficiando dunque di questo importante rilancio di Forlì in termini turistici come tutto il tessuto imprenditoriale locale, hanno generato questo importante introito per le casse comunali forlivesi".

"Quale che sia il suo valore economico, si sta parlando di importi che, come sottolineato dall’assessora Cintorino, possono essere utilizzati per garantire un alto livello dei servizi e coprire parte delle spese di eventi ed iniziative utili nell’attrarre visitatori che, come tali, hanno una grande capacità di impatto su tutta la filiera imprenditoriale cittadina - prosegue Lucchi -. Tale consapevolezza ci fa ritenere che la fase di discussione e ripartizione di queste risorse non possa essere “governata” esclusivamente dall’Assessorato competente o dai suoi tecnici, ma debba necessariamente coinvolgere le rappresentanze delle imprese cittadine".

"Gli introiti della tassa di soggiorno rappresentano una grande opportunità per lo sviluppo turistico cittadino - continua il vice direttore di Confesercenti -. Opportunità che deve essere ampiamente condivisa e finalizzata al sostegno di manifestazioni ed iniziative (culturali, sportive, musicali) non solo di respiro locale, ma in grado di interessare una clientela disposta a visitare la nostra città e a soggiornarvi almeno per qualche giorno". Confesercenti Forlì chiede quindi che "venga istituito in tempi brevi, visto l’importanza dell’argomento, un tavolo di confronto tra Amministrazione e Associazioni di categoria, al fine di condividere l’utilizzo di queste importanti risorse e finalizzarle in maniera più efficace possibile al rilancio turistico della nostra città, del nostro centro storico, e di tutte le imprese cittadine".

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