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Dono di Natale per i "nonnini" di Pianta, Coriano e Ospedaletto: aperto gli scrigni dei ricordi

Anche i volontari sono tornati a casa col cuore e la mente pieni di storie che, almeno per un’altra generazione, non saranno dimenticate

Il Comitato di Quartiere Pianta-Ospedaletto-Coriano ha concluso la distribuzione di 149 panettoni a tutti i residenti nati prima del 1932. "Con il dolce simbolo delle feste abbiamo voluto recapitargli un saluto da parte di tutta la nostra comunità, augurandoci che grazie al loro vissuto possano continuare ad insegnare alle generazioni più giovani il valore della pace e del lavoro con il quale hanno costruito questo paese a partire dal dopoguerra - recitava la lettera che accompagnava la consegna -. In questi tempi di conflitti, la loro memoria è più che mai preziosa per conservare la ricchezza di ciò che è davvero importante".

"In pochissimi hanno risposto con diffidenza, visto la lettera consegnatagli in anticipo che avvisava della consegna nei giorni seguenti - spiegano dal Comitato di Quartiere -. Anche i volontari sono tornati a casa col cuore e la mente pieni di storie che, almeno per un’altra generazione, non saranno dimenticate".

Tanti i racconti dei "nonnini" della zona: c'è, come M.G. (le sue iniziali), ha raccontato di quando gli consegnarono un pino in piazza Saffi, da giovane, ed il pino è ancora lì all’angolo della sua casa.  Z.A. ha aperto il diario di prigionia di suo marito, che ha avuto il coraggio di aprire solamente dopo la sua morte e che contiene storie di eroi che non devono essere dimenticate. C.T. ha aperto la finestra e ringraziato, mentre con ago e ditale era al lavoro.

E.N.T, di 92 anni, ha invece scritto una bellissima lettera di ringraziamento dove ripercorre la sua vita ringraziando per farla sentire ancora parte della nostra comunità. Ha visto "gli orrori della seconda guerra mondiale, la caduta della monarchia, la prodigiosa ripresa del paese, lo sbarco sulla Luna, ma anche cose brutte come terremoti ed inondazioni". Ricorda le lotte partigiane e quelle politiche ben rappresentate da Don Camillo e Peppone. Si dice infine convinta "che le nuove tecnologie miglioreranno la nostra vita". F.M. ha raccontato di un suo zio alpino che scelse di disertare anziché unirsi a “quelli di Salò”. A 93 anni, B.G. ha invece ricevuto il panettone mentre stendeva i panni.

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