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Cronaca

Rivoluzione "doposcuola", il Comune potenzia i servizi extrascolastici fino ai 18 anni e apre al terzo settore

Nuovo modello di gestione per le attività post-scuola estese anche ai centri di aggregazione. Pubblicato l’avviso pubblico per il quinquennio 2023-2028

Nuovo modello di gestione dei servizi educativi extrascolastici del Comune di Forlì per i bambini e i ragazzi tra i 6 e i 18 anni, che comprenderanno anche i centri di aggregazione. E’ stato pubblicato sul sito del Comune di Forlì l’avviso pubblico che apre alle realtà e agli enti del terzo settore che vogliono collaborare alla progettazione dei nuovi servizi educativi per il quinquennio 2023-2028, a partire dal prossimo mese di settembre. 

Molte le novità contenute nel bando. L’obiettivo è quello di allargare la platea delle realtà che si occupano di attività post-scuola che durante l’anno scolastico forniscono un supporto educativo, pedagogico e sanitario. Un supporto che si è reso ancor più necessario dopo la pandemia, in particolare per quanto riguarda i ragazzi in età adolescenziale, come è emerso dalle richieste del Servizio di Neuropsichiatria dell'infanzia e adolescenza dell’Ausl di Forlì.

In base al nuovo indirizzo assunto dall’Amministrazione, Servizio Scuola e Sport, i servizi extrascolastici - per i quali il Comune mette a budget circa 560 mila euro l’anno - saranno estesi ai ragazzi fino ai 18 anni e riguarderanno anche i centri di aggregazione. 

Cambia la programmazione delle attività: se fino a oggi l’organizzazione dei servizi era affidata ai 4 centri educativi convenzionati con il Comune di Forlì, gestiti da cooperative sociali, con il nuovo bando sono chiamati a raccolta gli enti del terzo settore che in questi anni si sono occupati di attività educative in modo autonomo ma continuativo. 

I bambini e i ragazzi che usufruiscono dei servizi extrascolastici nel periodo invernale sono circa 630 e arrivano a 750 nella stagione estiva. Numeri importanti che comprendono anche ragazzi con disabilità, sono circa 50, ai quali viene garantito durante tutto l'anno un supporto continuativo per 5 giorni la settimana.

"E' un intervento che abbiamo fortemente voluto per potenziare la risposta ai bisogni delle famiglie che sono cambiati in questi anni e che richiedono una risposta più puntale e articolata - dice l'assessora ai Servizi educativi, Paola Casara - ma anche per valorizzare le competenze e il lavoro svolto dalle tante realtà del territorio impegnate da anni nell'affiancare i ragazzi, soprattutto in età adolescenziale".

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