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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Dovadola

Dovadola, ancora un furto ai danni della Cooperativa 3000

Lunedì scorso nel ricovero attrezzi del cimitero di Dovadola, dove la Cooperativa "Dovadola 3000" deposita quanto serve per i lavori di manutenzione del cimitero stesso, c'è stato il secondo furto con scasso a distanza di sei mesi

Lunedì scorso nel ricovero attrezzi del cimitero di Dovadola, dove la Cooperativa “Dovadola 3000” deposita quanto serve per i lavori di manutenzione del cimitero stesso, c’è stato il secondo furto con scasso a distanza di sei mesi dal precedente. Questa volta il danno è stato minore  ma la gravità del fatto resta grande. "Si stanno procurando difficoltà considerevoli alla cooperativa sociale, una realtà, forse la sola, che nella nostra vallata cerca di far sbocciare qualche fiore in mezzo ad un deserto di disperazione e miseria" si legge in una nota della Cooperativa Dovadola 3000.

"La Cooperativa “Dovadola 3000” mentre denuncia la gravità dei furti subiti, non vive con rassegnazione la difficile situazione e lo fa inserendo nelle fasi lavorative persone diversamente abili, contrastando la dilagante disoccupazione, al centro delle preoccupazione del Governo e di tutte le forze positive del paese.  La cooperativa sociale “Dovadola 3000” non si limita ad inserire nelle attività lavorative il 30% dei disabili ma addirittura supera il 50%, segno evidente di una forte sensibilità sociale che gli enti locali della vallata non mancano di riconoscergli.  Siamo infatti impegnati su due progetti: un inserimento lavorativo attraverso la formazione professionale in collaborazione con Tecne' e un reinserimento sociale in collaborazione con i servizi sociali di zona" prosegue la nota.

"Inoltre la cooperativa sociale persegue obiettivi legati al mantenimento dell’identità dei propri territori accettando il rischio d’impresa nel settore alimentare con l’auspicabile risultato di difendere i livelli occupazionali (di giovani in particolare) e di alleviare i disagi a intere piccole comunità (come nel caso di Bocconi dove siamo impegnati a riaprire parzialmente l’attività di un vecchio negozio).  Purtroppo, per preservare il nostro patrimonio di attrezzi dai “vandali” saremo costretti ad adottare misure che creano forte disagio organizzativo e ostacolo ad una serena  e produttiva attività. Dispiace pensare che i nostri “tesori nascosti” (tosa erbe, decespugliatori badili ecc. ) così preziosi per noi saranno alienati per quattro miseri soldi. Quello che si deve sapere però è che non sarà fiaccata la nostra volontà di aiutare le persone più deboli e di offrire risposte positive ai bisogni della nostre comunità".

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