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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Tesoretto comunale da 161mila euro per gli edifici di culto, proposta bipartisan: "Usiamolo per i danni da alluvione"

Un tesoretto da 161mila euro da destinare alla ristrutturazione degli edifici di culto di tutte le confessioni religiose: è la somma che andrà a bando non appena il Consiglio comunale andrà a modificare il regolamento

Un tesoretto da 161mila euro da destinare alla ristrutturazione degli edifici di culto di tutte le confessioni religiose: è la somma che andrà a bando non appena il Consiglio comunale andrà a modificare il regolamento per l'erogazione di questi contributi, rendendo più accessibili i criteri per l'ottenimento dei finanziamenti, dal momento che all'ultimo bando solo il 29% della cifra a disposizione è stata effettivamente impiegata in 3 domande, tutte e tre presentate dalla Chiesa cattolica, per un totale di 15.713 euro sui 54mila disponibili.

La somma residua di circa 38mila euro del bando precedente andrà a sommarsi con la somma disponibile per il nuovo biennio, portando così a 161mila il fondo a cui attingere. Il fondo  è formato da una quota del 7% dei proventi degli oneri di urbanizzazione secondaria, come previsto dalla legge regionale, ed è destinata dai Comuni agli enti esponenziali della Chiesa cattolica e delle altre confessioni religiose individuate in considerazione della consistenza ed incidenza sociale delle stesse, per la realizzazione di interventi di riuso e rigenerazione urbana che interessino edifici di
culto e le relative pertinenze, tenendo conto anche del valore monumentale e storico culturale degli edifici. “Un meccanismo di contribuzione che deriva dal concordato tra Stato Pontificio e Stato Italiano”, ricorda il consigliere Lauro Biondi (Forza Italia).

Visto lo scarso utilizzo di questi fondi nel biennio passato, la commissione consigliare ha esaminato una modifica al regolamento, che innalza dal 60% all'85% la cofinanziamento massimo del Comune, e allarga la platea di edifici di culto a quelli con valore storico anche se non tutelati dalla Soprintendenza alle Belle Arti. Per l'assessore all'Urbanistica Daniele Mezzacapo la norma riconosce il “ruolo centrale dei luoghi di culto, anche dal punto di vista turistico e per aumentare l'attrattività  del centro storico”, precisando poi che i 15mila euro di fondi sono andati tutti alla Chiesa cattolica per mancanza di domande da parte delle altre confessioni.

In commissione si è formata una convergenza tra maggioranza e Pd sulla proposta della consigliera dem Elisa Massa di destinare i fondi ai tanti edifici di culto che hanno subito danni dall'alluvione: “Ci sono confessioni religiose che hanno avuto spazi privati distrutti dall'alluvione”, rileva Massa. “Attingere da questo serbatoio economico per i danni da alluvione è un aspetto che ritengo corretto”, ha replicato Mezzacapo che ha poi aperto favorevolmente all'emendamento proposto dal Pd. Il bando, in particolare, potrebbe prevedere un maggiore punteggio per gli interventi di prevenzione idrogeologica, secondo quanto proposto da Giorgio Calderoni (Forlì e Co).

Posizione più critica quella di Lauro Biondi, capogruppo di Forza Italia e di tradizione laicista-repubblicana: “Considero sufficiente il limite del 60% di contributo sulle opere. Inoltre, se non viene usato, le rimanenze del fondo non dovrebbero andare al biennio successivo, ma rientrare in capo all'amministrazione. Vedrò in Consiglio”. Mezzacapo ha comunque sottolineato che, data l'esiguità del fondo (160mila euro) “non sono fondi che consentono grandi ristrutturazioni”.

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