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Cronaca

Gli 800 anni della Piazza di Forlì

Per il prossimo 22 dicembre il Comune di Forlì ha approntato un ampio programma di celebrazioni per gli 800 anni del Campo dell'Abate. L'inaugurazione del percorso della memoria è programmato per sabato

Una data precisa: 22 dicembre 1212. Quella mattina, il Campo dell'Abate fu ceduto al Comune di Forlì per 100 anni rinnovabili. “Il prossimo 22 dicembre faremo festa - dichiara il Sindaco Roberto Balzani - per riportare i forlivesi a contatto con la loro piazza e la loro storia”. L'atto di concessione in usufrutto dell'attuale piazza Saffi dal potere religioso al potere civile, è annotato nel Libro Biscia di San Mercuriale.

“E' troppo bella la nostra piazza - dichiara Sergio Spada, coautore delle celebrazioni assieme a Luciana Prati e allo stesso sindaco Balzani - per non restituire storie altrettanto belle lunghe 8 secoli. A cominciare dalle celebrità che hanno sicuramente calcato l'area: Napoleone Bonaparte, Dante Alighieri, Federico di Svevia”. Come scrive lo storico Marco Viroli sulla pagina “La Piazza è il Cuore di Forlì” di “Facebook”, “la Piazza fu anche “laco di sangue… per li molti homini li quali 'an sparso sangue, e molti decapitati”, come annota nel XV secolo il cronista Leone Cobelli. Era il luogo della gogna, della forca, del ceppo e della mannaia, vi si svolgevano pubblicamente le esecuzioni capitali, in modo che la visione del boia e del patibolo fungesse da deterrente per tutti i malintenzionati. E quando poi si voleva gioire era comunque la Piazza il luogo prescelto per ritrovarsi. In Piazza si teneva la festa delle maschere a carnevale, con musiche e canti, si svolgevano i tornei e le giostre equestri e il 30 aprile, festa di San Mercuriale, si disputava il palio con grandi festeggiamenti ed esposizione di stendardi e gonfaloni dei quattro quartieri della città”.

Di forma trapezoidale, 128 metri di lunghezza per 87 di larghezza, deve le sue dimensioni al fatto di essere sempre stata, dalla notte dei tempi, punto di incontro e di commerci, anche quando era fuori dalle mura. Gli ottocento anni del Campo dell'Abate costituiscono l'occasione per restituire ai forlivesi le immagini del loro grande passato. Tutto avrà inizio sabato 1 dicembre, alle 9, con ritrovo in piazza Saffi, all'imbocco di via delle Torri, per l'inaugurazione ufficiale del percorso celebrativo. “Si tratta - precisa Spada - di 49 pannelli in pvc posti a media altezza e riportanti i dati essenziali della lunga vita della piazza per antonomasia, quella con la P maiscola”. All'inizio si era pensato di allestire una mostra documentale in Palazzo Albertini.

“Poi - riprende il sindaco Balzani - abbiamo compreso che così si sarebbe creato qualcosa di non fruibile da parte di tutti”. Ecco allora l'idea di un percorso nei luoghi di passaggio, sotto i portici di tutti e 4 i lati della stessa piazza. Se lungo il Ponte Buro, com'era chiamato nel Medioevo il loggiato comunale, faranno bella mostra di sé gli stendardi con la storia di Forlì e del Palazzo Comunale, sotto il Palazzo delle Poste riemergerà il passato perso per sempre degli edifici demoliti da Cesare Bazzani, per creare la nuova sede provinciale delle Poste e Telegrafi. Un'efficace lavoro di recupero mnemonico è già stato predisposto anche sugli altri due lati. La rievocazione vera e propria del prossimo 22 dicembre, prenderà avvio dalla santa messa celebrata nella basilica di San Mercuriale. Alle 10 circa seguirà l'incontro pubblico nel Salone comunale, condotto dallo stesso Sindaco.

“Subito dopo - conclude Balzani - ci recheremo al San Domenico per ammirare lo stato dell'arte del cantiere di restauro del grande monumento”. Dal 7 gennaio al 23 marzo inizieranno le visite guidate per le scuole, parallele alle visite e ai laboratori per l'intera cittadinanza programmate dal 29 dicembre al 24 marzo. Dulcis in fundo, ad aprile si terranno alcuni incontri storico-culturali per approfondire le vicende di questo grande polmone vitale che è sempre stato il Campo dell'Abate.

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