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Gli "angeli del fango", l'Alma Mater loda gli studenti: "Tanti aiutano, i sindaci sono grati"

Il rettore spiega che l'Ateneo non ha organizzato liste per i volontari in questi giorni, indirizzandoli però là dove serviva

Tanti studenti dell'Alma Mater di Bologna sono impegnati in queste ore a spalare e pulire dal fango le città alluvionate della Romagna, dove l'Ateneo ha i suoi Campus. E a loro va il plauso del rettore Giovanni Molari, che loda il loro impegno e 'gira' agli universitari il ringraziamento dei tanti sindaci che stanno chiamando in questi giorni. "Esprimo la più profonda solidarietà alle persone colpite dall'alluvione - dice Molari - ringrazio chi ha garantito i servizi in questi giorni così complicati. E ringrazio i tanti studenti e dipendenti che si sono offerti come volontari in questi giorni per le attività di pulizia. Ho ricevuto molte chiamate dai sindaci che mi hanno ringraziato per questo".

Il rettore spiega che l'Ateneo non ha organizzato liste per i volontari in questi giorni, indirizzandoli però là dove serviva. "Sono tanti gli studenti impegnati nelle attività di pulizia in questi giorni, in particolare a Forlì e Cesena - rimarca il rettore - il sindaco Enzo Lattuca mi ha chiamato personalmente per ringraziare", così come il primo cittadino di Forlì, Gian Luca Zattini, che a sua volta nei giorni scorsi ha lodato pubblicamente gli studenti. Proprio in virtù del loro impegno, l'Ateneo ha disposto per i docenti l'obbligo di registrare le lezioni, per dare modo ai ragazzi di recuperare la didattica in maniera più agevole. L'Alma Mater ha raccolto anche un altro appello lanciato dai sindaci della Romagna in questi giorni. E a messo a disposizione i propri scienziati per dare supporto alle città, sia in questi giorni sia per piani di medio-lungo periodo.

Il rettore dell'Ateneo di Bologna ha incaricato quattro docenti per formare altrettanti gruppi di esperti che collaboreranno con istituzioni ed enti locali: Matteo Berti per quanto riguarda le frane; Alberto Montanari per l'ingegneria idraulica; Giovanni Dinelli per i problemi agrari; Alessandra Costanzo per le telecomunicazioni d'emergenza. L'Alma Mater inoltre sosterrà specifici progetti scientifici dei propri ricercatori volti a promuovere la sicurezza e la sostenibilità dei territori. Inoltre organizzerà iniziative culturali e sociali finalizzate alla raccolta di fondi. Infine, l'Ateneo stanno definendo le modalità per donare a enti pubblici e associazioni del territorio personal computer non più utilizzati per l'attività di ricerca. Lunedì Molari è stato in visita ai Campus di Forlì e Cesena insieme al direttore generale dell'Ateneo, per rendersi conto in prima persona della situazione. Nei prossimi giorni seguiranno altre visite e sopralluoghi nelle altre sedi dell'Alma Mater. "E' davvero impressionante vedere le conseguenze dell'alluvione", riporta il rettore.

Il pacchetto di aiuti

L'Alma Mater di Bologna vara un pacchetto di aiuti per studenti e personale colpiti dall'alluvione dei giorni scorsi, in particolare nei Campus della Romagna. Il rettore Giovanni Molari ha portato le misure lunedì in Cda e martedì in Senato accademico, per poi presentarle alla stampa. Fino a venerdì prossimo vengono confermati telelavoro e smart working per tutto il personale tecnico-amministrativo. Dopodiché sarà ancora possibile estendere questa possibilità in base alle specifiche situazioni. L'Ateneo sta poi facendo un censimento di tutto il personale colpito dall'alluvione e ha chiesto al Governo di sbloccare il tetto di bilancio per dispensare subito bonus economici eccezionali per chi è stato colpito, con successivo ristoro da parte dei ministeri. "Per chi non ha più niente può essere sicuramente un aiuto", afferma Molari. Istituita anche una banca solidale delle ferie, con cui i dipendenti dell'Alma Mater possono cedere giorni ai colleghi in difficoltà: ad oggi sono state raccolte circa 700 ore. Infine, è concessa la fruizione di un credito orario aggiuntivo di 36 ore da recuperare entro il 30 aprile 2024. A favore degli studenti, invece, l'Ateneo ha varato l'esonero delle tasse per il prossimo anno accademico, il 2023-2024. "Siamo in attesa di una misura simile da parte del Consiglio dei ministri- afferma il rettore- in ogni caso, noi lo faremo lo stesso". Sempre a favore degli studenti più colpiti saranno destinati contributi economici straordinari tramite bando.

Per venire incontro alle esigenze degli studenti, poi, l'Alma Mater ha deciso che le lezioni (sono poche quelle rimaste, essendo ormai a fine semestre) saranno in modalità mista o online, con obbligo di registrazione, per poterle rivedere quando possibile. Questo perché "tanti studenti sono coinvolti nelle attività di pulizia o non hanno più pc, connessioni o alloggi", afferma il rettore. Gli esami orali e scritti saranno in presenza, ma con modalità online per chi è impossibilitato. A giugno e luglio saranno previste sessioni straordinarie d'esame, così come a settembre è prevista una sessione extra di laurea. Esami di laurea che, nelle prossime settimane, saranno in modalità mista. Da lunedì sono riaperte le sedi di Bologna, Imola e Rimini, dove "i danni sono stati minimi- fa il punto Molari- abbiamo avuto solo alcune infiltrazioni". Martedì sono tornate in funzione invece le sedi di Ravenna e Cesenatico, mentre domani toccherà a quelle di Faenza, Forlì e Cesena, pur con alcune limitazioni, essendo le zone più colpite. A Forlì, ad esempio, la sede di Ingegneria in via Fontanelle è tuttora inagibile, mentre il laboratorio del Ciclope a Predappio è alle prese con frane e allagamenti. Anche il Campus di Cesena è stato invaso dall'acqua, ma "per fortuna è stato risparmiato al 95%- sottolinea il rettore- nonostante tutta la zona sia alluvionata, abbiamo avuto tutto sommato danni non drammatici. Anche a Forlì ci sono stati allagamenti diffusi, ma contenuti negli impatti".

(fonte Dire)

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