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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Dai viaggi ai matrimoni, come funziona il green pass: quando serve e quanto dura, la guida

Chi è in possesso della certificazione verde al momento deve comunque continuare a indossare le mascherine, rispettare il distanziamento fisico e igienizzare frequentemente le mani

Rivivere la quasi normalità, tornando a viaggiare, partecipare a cerimonie e - probabilmente - ad eventi sportivi, concerti o entrare in discoteca in zona bianca. E' questo l'obiettivo del green pass in Italia, già attivo, ma che avrà ulteriori applicazioni rispetto a quelle già previste sugli spostamenti in tutta l'Unione europea, dove il sistema entrerà invece in vigore dal primo luglio. Chi è in possesso della certificazione verde al momento deve comunque continuare a indossare le mascherine, rispettare il distanziamento fisico e igienizzare frequentemente le mani. 

Le "certificazioni verdi Covid-19" anche dette “green pass”, sono certificazioni che attestano la sussistenza di condizioni personali che consentono gli spostamenti sul territorio nazionale. In particolare, le certificazioni sono rilasciate per attestare una delle seguenti condizioni: aver completato la vaccinazione anti-covid; essere guariti da Covid-19, con cessazione dell'isolamento; aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo al virus.

Le tre certificazioni verdi Covid-19 hanno tempi di validità e modalità di rilascio differenti. La certificazione di avvenuta vaccinazione ha una validità di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale ed è rilasciata, su richiesta dell'interessato, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria o dal sanitario che effettua la vaccinazione, al momento stesso dell'effettuazione dell'ultima dose prevista. La certificazione è disponibile anche nel fascicolo sanitario elettronico dell'interessato. Coloro che abbiano già completato il ciclo di vaccinazione alla data di entrata in vigore del decreto-legge numero 52 del 2021 possono richiedere la certificazione verde Covid-19 alla struttura che ha erogato il trattamento sanitario o alla Regione o alla Provincia autonoma in cui ha sede la struttura stessa.

La certificazione verde Covid-19 per avvenuta guarigione ha una validità di sei mesi dalla guarigione stessa ed è rilasciata, su richiesta dell'interessato, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero o, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, ed è resa disponibile anche nel fascicolo sanitario elettronico dell'interessato. La certificazione cessa di avere validità se, nell’arco dei sei mesi previsti, l'interessato viene nuovamente identificato come positivo al virus. Le certificazioni di guarigione rilasciate precedentemente alla data di entrata in vigore del decreto-legge numero 52 del 2021 sono valide per sei mesi a decorrere dalla data indicata nella certificazione, salvo che il soggetto venga nuovamente identificato come caso accertato positivo.

La certificazione verde Covid-19 per tampone negativo ha una validità di 48 ore dall'esecuzione del test ed è prodotta, su richiesta dell'interessato, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche, da quelle private autorizzate o accreditate e dalle farmacie che svolgono i test previsti o dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta. Le certificazioni verdi Covid-19 rilasciate in conformità al diritto vigente negli Stati membri dell'Unione europea e quelle rilasciate in uno Stato terzo a seguito di una vaccinazione riconosciuta nell'Unione europea e validate da uno Stato membro dell'Ue sono riconosciute come equivalenti a quelle nazionali e valide se conformi ai criteri definiti con circolare del Ministero della salute.

Dal primo confluirà nel sistema europeo e sarà digitalizzato con il sistema del 'Qr code' (il codice a barre di identificazione che rivela le varie informazioni). Potrà essere esibito durante un controllo, mostrando il codice Qr: si può stampare in formato cartaceo o sarà visibile scaricando dal cellulare le app 'Io' oppure 'Immuni'. Con il green pass dal primo luglio si può circolare - e dunque viaggiare - liberamente in tutti Paesi dell'Unione europea. In Italia ci si può spostare tra le varie regioni e territori a prescindere dalla fascia di rischio assegnata a quel luogo (quindi anche in zona arancione o rossa, ma per spostarsi tra zone bianche o gialle non sarà obbligatorio averlo). Sarà utilizzato soprattutto in zona bianca, dove già adesso permette l'accesso alle cerimonie, come i matrimoni (anche nelle zone ancora gialle dal 15 giugno). Ma presto potrebbe diventare un lasciapassare anche per entrare in discoteca, per gli eventi culturali o sportivi come quelli organizzati allo stadio, oppure per partecipare ai concerti. 

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