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Cronaca

Il carcere, un quartiere della nostra città

Giovedì scorso si è svolto a Forlì il convegno "Con...carcere Intorno" organizzato dall'associazione di volontariato Con...tatto grazie al contributo di Assiprov e con il patrocinio del Comune di Forlì

Giovedì scorso si è svolto a Forlì il convegno "Con...carcere Intorno" organizzato dall'associazione di volontariato Con...tatto grazie al contributo di Assiprov e con il patrocinio del Comune di Forlì. Il convegno è stato momento conclusivo di un progetto iniziato un anno fa, che ha visto il coinvolgimento di quasi 150 ragazzi delle scuole superiori di Forlì e di 10 studentesse volontarie dell’Università: le volontarie sono entrate in classe e hanno discusso con i ragazzi sul significato di giustizia, sul rispetto delle regole, sulla condizione di detenuti, con l'obiettivo generale di far crescere la consapevolezza sulla legalità e sulla relatà del carcere, superando pregiudizi e false credenze.

Hanno aperto il convegno, presenti quasi 150 persone tra cui gli studenti di 4 classi, l'Assessore al Welfare Davide Drei, presentando la situazione del carcere alla Rocca, e Lisa Di Paolo, responsabile del progetto con le scuole, che ha coinvolto i ragazzi presenti in un dibattito sull’origine dei comportamenti devianti e sul senso di responsabilità che serve al rispetto della legalità. La giornata è continuata con due workshop paralleli.

Nel workshop “Le due facce della legge”, coordinato dall’associazione LIBERA, insieme agli studenti sono intervenuti il comandante dei Carabinieri di Forlì Fabrizio Fratoni – intervenuto sui modi della partecipazione e della collaborazione tra le forze dell'ordine, i cittadini, gli enti del territorio – e la direttrice del Carcere di Forlì Palma Mercurio, che ha condiviso le difficoltà attraversate dal carcere in questo momento di crisi, che talora e paradossalmente si riflette sulla stessa difficoltà dello Stato a rispettare le regole.

Nel workshop “La rieducazione interna ed esterna al carcere”, coordinato da Roberto Bezzi educatore del carcere sperimentale Bollate Milano, si è discusso sulle relazioni tra carcere e comunità nel reinserimento delle persone a fine pena. Sono intervenuti Lia Benvenuti, direttore dell’ente di formazione Techne, che ha presentato il neonato “Coordinamento Carcere” a Forlì, che riunisce le principali associazioni e cooperative che operano con il carcere (Caritas, Papa Giovanni XXIII, Con…Tatto, Amici Sadurano, San Vincenzo, Gruppo Preghiera, Vip Clown, Techne e le coop sociali Gulliver, San Giuseppe, CILS); Daniele Marchi della cooperativa l'Ovile di Reggio Emilia, che ha raccontato come si può accogliere gli ex detenuti e accompagnarli nella società senza mai dimenticare il ruolo fondamentale e l’attenzione da riservare alle vittime di reato.

Francesco Maisto, presidente del Tribunale di Sorveglianza di Bologna, ha tratto le conclusioni puntando ancora una volta sulle misure alternative alla detenzione come l’unica vera "strategia diversificata per contrastare la criminalità". Per questo, ha ricordato Maisto, dobbiamo considerare il carcere come “uno dei quartieri della nostra città” perché si possa comprendere che sostenere l’inclusione di chi ha finito la pena, come un qualsiasi altro cittadino, equivale a lavorare soprattutto per il benessere di tutta la comunità.

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