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Cronaca

Il vescovo Livio Corazza incontra la Comunità Africana Anglofona "don Carlo Gatti"

La Comunità cattolica africana anglofona conta circa 80 persone residenti in Forlì, Meldola, Castrocaro e Dovadola ed ha per guida spirituale il sacerdote don Matthew Udoh, vice parroco di Coriano in Forlì

Domenica il vescovo Livio Corazza farà visita alla comunità africana di lingua inglese di Forlì. Alle ore 12, in Duomo, presiederà la messa solenne, concelebrata con alcuni sacerdoti africani attualmente in servizio presso la nostra diocesi. La liturgia sarà preceduta dal battesimo di cinque bambini di famiglie africane residenti da tempo in Forlì, "da intendersi - spiega Walter Neri, direttore del servizio Migrantes della diocesi di Forlì-Bertinoro - come gesto di viva accoglienza nella Comunità cristiana generato dalla Resurrezione del nostro Signore nella gioia della S. Pasqua". Al termine della liturgia la Comunità si presenterà al Vescovo e la giornata di festa si concluderà con uno scambio di auguri e momenti di convivialità. 

Trenta anni fa don Carlo Gatti accoglieva nella sua parrocchia di San Giovanni Evangelista, in Via Angeloni, i primi cattolici africani. Negli anni successivi veniva a costituirsi una Comunità di famiglie provenienti dai paesi africani di lingua inglese (per lo più dalla Nigeria) che ha continuato ad incontrasi e a celebrare la S. Messa domenicale presso la stessa parrocchia. Oggi la Comunità cattolica africana anglofona conta circa 80 persone residenti in Forlì, Meldola, Castrocaro e Dovadola ed ha per guida spirituale il sacerdote don Matthew Udoh, vice parroco di Coriano.

La Comunità è da sempre impegnata nel lavoro di accoglienza dei nuovi arrivati in Forlì, occupandosi in primo luogo del loro cammino spirituale nella fede cristiana e del loro inserimento nella Comunità diocesana nonchè all’interno delle parrocchie di riferimento per residenza. In secondo luogo è impegnata ad aiutare le famiglie africane ad inserirsi ed integrarsi nella nostra città fornendo loro assistenza nella ricerca di un’abitazione, del lavoro e nella conoscenza dei percorsi di educazione e formazione scolastica dei più piccoli.

"Con questo spirito di servizio la Comunità Africana ci vuole ricordare che ogni uomo ovunque sia nato, qualunque sia il colore della sua pelle, qualunque sia la sua posizione sociale, ad ogni uomo nostro Signore ha prima di tutto donato una dignità di uomini creati dal nostro Signore che tutti dobbiamo riconoscere e rispettare", .conclude Neri

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