rotate-mobile
Territorio

"In Loco", il museo diffuso dell'abbandono cresce insieme alla sua comunità

C’è tempo fino al 15 luglio per partecipare alla call “Arricchisci In Loco” inviando foto e segnalando nuovi luoghi in abbandono a Forlì

L'associazione "Spazi Indecisi" chiama a raccolta fotografi, architetti ed esploratori urbani per raccontare il territorio romagnolo da un punto di vista insolito i luoghi in abbandono con il progetto "In Loco il Museo Diffuso dell’Abbandono". Per sostenere il Museo, composto da luoghi che - nonostante l'apparente immobilità - subiscono cambiamenti significativi grazie a progetti di rigenerazione urbana o seguito dell’azione del tempo e della natura che li abita, fino a metà luglio è possibile partecipare all’open call “Arricchisci In Loco”, con la quale l’associazione Spazi Indecisi invita fotografi, architetti, storici, esploratori urbani e curiosi ad arricchire e aggiornare il progetto a 3 anni dalla sua nascita.

C’è tempo infatti fino al 15 luglio per collegarsi al sito www.inloco.eu e inviare fotografie, video, informazioni, aneddoti, storie, documenti sui luoghi già parte del museo o segnalando di nuovi luoghi da aggiungere agli itinerari già esistenti. Per questa nuova open call, che ha già raccolto materiali su decine di luoghi in abbandono, saranno premiate le segnalazioni più interessanti con premi speciali ideati in collaborazione con “amici di In Loco”: strutture ricettive, ristoratori e guide che operano tra la Riviera e l’Appennino, nello stesso territorio toccato dal museo. La call “Arricchisci IN Loco” concentra la sua indagine in Romagna, nelle province di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna ed in particolare sugli itinerari del museo che toccano Forlì e la sua provincia.

Tra i gli itinerari "Lavori in (tras)corso | I luoghi del lavoro della Forlì del ‘900", che rendono omaggio ad alcuni tra i più importanti luoghi di lavoro della Forlì del 900 fatti rivivere attraverso le testimonianze di ex operai e dipendenti, raccolte in un documentario visibile in loco.  Il percorso di una comunità sedotta con facilità dalle prime mirabolanti promesse del progresso”, lo descrive Roberto Balzani, professore di Storia contemporanea dell'Università di Bologna ed ex sindaco della città. Fra i luoghi dell’itinerario forlivese lo Zuccherificio Eridania, l’ex Deposito delle Corriere SITA oggi diventato EXATR, l’ex Convento della Ripa, l’Arena Forlivese, la Fornace Maceri Malta.

Quindi c'è "Senti ieri | Storie di vita nella Romagna appenninica": attraverso le memorie dei suoi abitanti, un itinerario escursionistico dedicato ai vecchi edifici in pietra della Romagna appenninica, testimonianza di mestieri e vite che, dal dopoguerra in avanti, iniziarono a trasformarsi profondamente. Infine "Totally Terrae | Architetture totalitarie in Romagna", un viaggio nell’entroterra romagnolo alla scoperta delle architetture costruite tra le due guerre mondiali, oggi in abbandono o interessate da progetti di recupero. Partendo dal progetto fotografico “Totally Lost” l’itinerario ci interroga sulle possibilità di dare una nuova vita a questo patrimonio dissonante.  Fra i luoghi dell’itinerario presenti in città l’Asilo Santarelli, mentre nel territorio vicino, l’Acquedotto Spinadello, lo stabilimento aeronautico Caproni e la Casa del Fascio e dell’Ospitalità di Predappio e la Casa del Fascio di Teodorano. Per informazioni e per partecipare è possibile consultare il sito www.inloco.eu/opencall/ o inviare una e-mail a inloco.opencall@gmail.com.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"In Loco", il museo diffuso dell'abbandono cresce insieme alla sua comunità

ForlìToday è in caricamento