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Il rogo

Inferno di fuoco alla Caviro di Faenza, la società: "Nessuna ripercussione nelle attività a Forlì"

Così la società cooperativa dopo il devastante incendio che ha interessato lo stabilimento faentino di Caviro Extra, che si occupa della trasformazione e dello stoccaggio di sottoprodotti derivanti dalle filiere vitivinicole e agroalimentari

Lo stabilimento Caviro di Forlì proseguirà nella ordinaria attività di confezionamento del vino. Lo evidenzia in una nota la società cooperativa dopo il devastante incendio che ha interessato lo stabilimento faentino di Caviro Extra, che si occupa della trasformazione e dello stoccaggio di sottoprodotti derivanti dalle filiere vitivinicole e agroalimentari. Il rogo fortunatamente non ha causato vittime o feriti e non risultano dispersi. Quello di Faenza, spiega la società cooperativa, "è uno dei principali siti tra quelli del Gruppo Caviro insieme al sito ubicato a Forlì che non è stato coinvolto dall’accadimento e proseguirà nella ordinaria attività di confezionamento del vino". Immediatamente dopo l’esplosione sono state attivate tutte le procure previste per la gestione delle emergenze e per l’evacuazione del sito e in pochi minuti tutti i lavoratori e le persone presenti sul posto sono state poste in sicurezza. "Ringraziamo i Vigili del Fuoco, le Forze dell’Ordine e le Autorità che sono prontamente intervenute per coadiuvarci nella messa in sicurezza delle persone e degli impianti", viene rimarcato. 

LO SPECIALE - Incendio alla Caviro di Faenza

Quello di Faenza è stato un rogo di proporzioni enormi che avrebbe coinvolto, stando alle prime informazioni, 15 silos da 200 metri cubi di alcol. Per salvaguardare l'incolumità di tutti e consentire un migliore intervento da parte dei Vigili del Fuoco, giunti sul posto con dieci squadre, è stata fatta evacuare tutta la zona nel raggio di un chilometro. Il direttore generale dell'azienda romagnola Fabio Baldazzi ha spiegato a RavennaToday che l'inferno di fuoco sarebbe divampato proprio dal reparto dell'alcol, area in cui erano in corso alcune lavorazioni dove erano coinvolte ditte esterne. Anche però tra i dipendenti esterni all'azienda, comunque, non risulterebbero feriti. Le cause che hanno portato all'incendio saranno poi da accertare. Ciò che è avvenuto nell'azienda è stato terribile. "Il calore era percepibile anche a 500 metri di distanza - spiega Baldazzi - Siamo grati dell'impegno e della volontà di Vigili del Fuoco, Protezione Civile e forze dell'ordine, che già hanno fatto tanto in questi giorni". Un pensiero poi non può che andare al "frutto dell'attività di tante persone - sottolinea con rammarico il direttore - Sarà un'impresa risalire, dovremo mettercela tutta per rifarci".

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