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Cronaca

Inceneritore, Bellini scrive al ministro dell'Ambiente: "No ai rifiuti da fuori Regione"

L'assessore all'Ambiente del Comune di Forlì, Alberto Bellini, ha consegnato nel tardo pomeriggio di lunedì al ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, a Forlì per un convegno dell'Ucid

L'assessore all'Ambiente del Comune di Forlì, Alberto Bellini, ha consegnato nel tardo pomeriggio di lunedì al ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, a Forlì per un convegno dell'Ucid (Unione cristiana imprenditori e dirigenti), una lettera sulle politiche ambientali adottate dal Comune in vista di una società posti incenerimento, ribadendo la contrarietà al flusso di rifiuti extraregionali. “L’armonizzazione tra sviluppo economico e politiche ambientali rappresenta oggi la principale opportunità di crescita economica e di occupazione”, afferma Bellini.

Si legge nella lettera: “La gestione, regolazione e programmazione dei rifiuti è un tema centrale, all’interno delle politiche ambientali, perché incide direttamente sulla vita quotidiana di ciascuno di noi e perché il suo valore economico è molto rilevante. Riteniamo, insieme ai sindaci dell'Emilia-Romagna, coordinati attraverso i gruppi di lavoro di Anci ER, che vi siano due priorità: definizione di leve fiscali e ri-organizzazione del sistema Conai, al fine di incentivare la raccolta differenziata di qualità, il recupero di materia e meccanismi innovativi di responsabilità estesa al produttore e realizzazione di un piano nazionale di finanziamento di impianti di recupero e trattamento del rifiuto urbano residuo”.

“Il recupero di materia, anche nella frazione residua del rifiuto, assicura rilevanti vantaggi dal punto di vista energetico ed economico. Infatti, l'energia che serve per la produzione e distribuzione di un oggetto è superiore (mediamente di dieci volte) rispetto a quella che si può recuperare con incenerimento. - spiega l'assessore - Quindi, promuovere il recupero di materia è obiettivo innanzitutto di natura economica. Viceversa, la programmazione di una rete adeguata di impianti di incenerimento rende il sistema rigido, e non promuove il recupero di materia. Inoltre, una programmazione che preveda flussi di rifiuti sovraregionali appare improponibile, se non la si riferisce a situazioni di emergenza o a fasi transitorie che precedano la realizzazione di nuovi e innovativi sistemi di recupero e smaltimento. Infatti, i flussi di rifiuti urbani extra regionali troverebbero molti ostacoli, non per protezionismo o mancanza di solidarietà nazionale, ma perché romperebbero il delicato equilibrio tra responsabilità e premialità, che sostiene i risultati e i comportamenti dei cittadini”.

“La definizione di strumenti normativi efficaci per promuovere distretti del riciclo è un'azione fondamentale dal punto di vista economico per limitare i flussi di import export dei materiali e un uso razionale delle risorse. A tale riguardo abbiamo elaborato progetti e proposte che ci permetteremo di sottoporre alla Sua attenzione”, conclude Bellini.

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