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Cronaca

L'inceneritore è andato in blocco, Arpae monitora le emissioni

L'inceneritore di Hera è andato in blocco e si è reso necessario l'intervento dell'Arpae, l'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, per monitorare la situazione

L'inceneritore di Hera è andato in blocco e si è reso necessario l'intervento dell'Arpae, l'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, per monitorare la situazione. Il guasto tecnico si è verificato domenica sera nel grande impianto di incenerimento dei rifiuti urbani e assimilati di Herambiente Spa, che si trova in via Grigioni, nella zona industriale di Coriano.

Molti cittadini residenti nei quartieri vicini, fino anche alla zona del Foro Boario hanno udito un forte rumore persistente, tipo un rollio, ed hanno avvisato i vigili del fuoco, in cerca di risposte. Le risposte sono dunque giunte da Arpae. Hera da parte sua non ha diramato alcuna comunicazione ufficiale volta ad informare il pubblico, pur essendo la responsabile del buon funzionamento dell'impianto e della comunicazione trasparente con la popolazione.

All'interno dell'inceneritore si è verificato un problema tecnico che ha determinato il blocco di alcune componenti (turbina, condensatore e ventilatore  di coda) e l’apertura della valvola di emergenza per sovrapressione del vapore acqueo della caldaia. Tale apertura ha determinato un assordante fischio che è stato udito da diversi cittadini i quali, allarmati, hanno chiamato il Corpo Provinciale dei Vigili del Fuoco.

Spiega una nota di Arpae: “Da parte del Gestore dell’inceneritore sono state messe in atto le misure di sicurezza, al fine di completare la combustione dei rifiuti presenti nella griglia e procedere quindi al fermo dell’impianto. Arpae è intervenuta per verificare i dati all’emissione e le dinamiche dell’incidente ,che sono tuttora al vaglio  dei tecnici. Dai dati esaminati risulta che non si sono verificati superamenti dei limiti autorizzati alle emissioni”.

Secondo quanto riporta Arpa per il Monossido di Carbonio (CO) è stato misurato un valore medio di 30 minuti superiore al  valore  di 100 mg/Nmc (358.1 mg/Nmc) al quale, però, è corrisposto il rispetto del valore del 95° percentile (5.09 mg/Nmc avverso 150 mg/Nmc) fissato dalle norma per le  medie di 10 minuti nelle 24 ore precedenti. “La situazione descritta non costituisce superamento dei valori limite”, rassicura Arpae.

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