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Cronaca

Rifiuti, Mengozzi replica al Comune: "Ci costringe a inquinare di più"

In una nota Enzo Mengozzi argomenta che "il Comune nega a Mengozzi il diritto di gestire al meglio il proprio impianto di termovalorizzazione nei limiti dell'attuale autorizzazione a 32.000 tonnellate annue"

Il Comune "costringe"  l'inceneritore Mengozzi  ad inquinatre di più, con il suo "no". E' la presa di posizione di Enzo Mengozzi, il patron dell'inceneritore di rifiuti ospedalieri di via Zotti a Forlì. In una nota Enzo Mengozzi argomenta che "il Comune nega a Mengozzi il diritto di gestire al meglio il proprio impianto di termovalorizzazione nei limiti dell'attuale autorizzazione a 32.000 tonnellate annue".

Lunedì, nel corso della conferenza dei servizi indetta in Provincia, il Comune ha espresso il suo dissenso sulla richiesta di aumentare il carico orario dell'impianto di Mengozzi da 4.000 a 5.000 kg/ora. Il sindaco di Forlì Davide Drei ha già ufficializzato la sua contrarietà. La conferenza dei servizi si è conclusa con un rinvio della valutazione.

Tuttavia, per Mengozzi, questo porterebbe a maggior inquinamento: "Abbiamo richiesto l'aumento della portata oraria della quantità di rifiuti da smaltire allo scopo di mantenere costanti le temperature del forno utilizzando rifiuti, anziché bruciatori a gasolio come avviene ora. Ed il mantenimento di temperature costanti nell'esercizio del forno è una delle condizioni fondamentali per l'esercizio ottimale dello stesso e per la lotta all'inquinamento.
Il Comune è tenuto a spiegare alla cittadinanza dove alberga l'interesse pubblico nel costringere un'azienda ad utilizzare maggiore combustibile fossile quando non è necessario".

Ed ancora: "Il Comune è tenuto a spiegare alla cittadinanza che il maggiore utilizzo di gasolio contribuisce ad aumentare l'inquinamento e non a diminuirlo. Il Comune è tenuto a spiegare alla cittadinanza che il principio di precauzione non è uno strumento inibitorio dietro al quale gli amministratori possono trincerarsi in nome di viete prese di posizione ideologiche, bensì un principio anzitutto destinato alle imprese che intendono compiere scelte responsabilizzate in nome di una gestione rispettosa, quanto ragionata e moderna dell'ambiente. Il che è proprio quanto Mengozzi intende fare".

E conclude: "Eviti dunque il Comune di citare a sproposito il principio di precauzione e piuttosto si sforzi di consentire alla cittadinanza una gestione informata, diffusa e razionale dei processi di gestione dello smaltimento dei rifiuti. Eviti infine il Comune di diffondere ai propri cittadini notizie false, quali future richieste di aumento della quantità annua di rifiuti da incenerire da parte della nostra società, nel tentativo di mistificare la realtà. La confusione certamente non giova ad una gestione razionale e matura della politica del nostro amato territorio".

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