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Cronaca

Infortuni sul lavoro. Bene in Regione, ma Forlì è in controtendenza

Dice Alessandrini (PD): "C’è però ancora tanto da fare e occorre prestare molta attenzione ad alcune realtà territoriali, come quella di Forlì-Cesena, dove in controtendenza si è registrato un aumento dell’1% dei casi di morte sul lavoro"

Il consigliere regionale del PD Tiziano Alessandrini commenta i dati emersi dal Rapporto regionale annuale dell’Inail sugli infortuni sul lavoro presentato a Bologna, dove emerge il dato regionale positivo di un calo degli infortuni che contrasta con il dato provinciale di Forlì-Cesena.

«I dati che ci sono stati presentati sono confortanti e dimostrano una cultura della prevenzione che da anni la Regione Emilia-Romagna persegue con coerenza – afferma il consigliere Alessandrini - Secondo il Rapporto in Emilia-Romagna nel 2010 gli infortuni infatti passano da 107.647 a 105.993. Sono in calo anche gli infortuni mortali, scesi da 92 a 87. C’è però ancora tanto da fare e occorre prestare molta attenzione ad alcune realtà territoriali, come quella di Forlì-Cesena, dove in controtendenza si è registrato un aumento dell’1% dei casi di morte sul lavoro, precisamente sono state purtroppo 3 le vittime nel 2010».
 

I DATI

Gli infortuni denunciati sono stati 105.993 con un calo dell’ 1,5%, in linea con il calo dell’1% dell’occupazione. Si è registrato un lieve calo in tutte le gestioni: in agricoltura (-0,5%), nell’industria e servizi  (- 1,6%) e (- 0,8%) nella gestione conto stato in cui rientrano gli infortuni dei dipendenti statali. In termini assoluti è il settore delle costruzioni quello che riporta il maggior numero di infortuni per il 2010 con 8.720 casi denunciati, seguito da trasporti 7.715, attività immobiliari e servizi alle imprese 6.461 e industria dei metalli 4.944.

Si registra il calo del numero dei morti sul lavoro (87 nel 2010 rispetto ai 92 del 2009), con un decremento del  5,4%. Sul totale di 87 casi, gli incidenti mortali avvenuti su strada in occasione di lavoro sono stati 31, mentre quelli  “in itinere” (tragitto casa lavoro e lavoro casa), sono stati 29. Rispetto al 2009 sono aumentati gli infortuni mortali stradali (da 30 a 31), e in misura più rilevante anche quelli in itinere (da 22 a 29).

Anche nel 2010, per effetto delle attività di promozione dell’emersione del fenomeno, le malattie professionali hanno registrato un incremento costante in controtendenza con il trend degli infortuni. Il numero complessivo di denunce è stato di 6.415 con un aumento  del 30,3% (nel 2009 erano state 4.924). Rappresentano il 15,1% di quelle denunciate a livello nazionale e quelle più frequenti sono le tendiniti (2.054) e le affezioni dischi intervertebrali (1.175).

Nel 2010 la presenza dei lavoratori stranieri sul mercato del lavoro ha registrato per la prima volta dal 2006, e in controtendenza, un calo pari a  -1,1% rispetto al 2009. A livello nazionale il calo è stato del 0,6%. Gli infortuni sul lavoro denunciati in complesso sono stati 22.918 (contro i 22.580 del 2009: + 1,5%).

Continua la tendenza in diminuzione degli infortuni denunciati in regione nel settore delle costruzioni: 8.720 nel 2010, rispetto ai 9.897 del 2009 (-11,9%). La serie storica dal 2006 ci mostra che tale diminuzione è sempre stata una costante, con percentuale maggiore nel 2009 (-12,9%, pari al dato nazionale). Per il 2010, il calo si registra indiscriminatamente su tutte le provincie. Degli 8.720 infortuni del 2010, 7.426 sono avvenuti in ambiente di lavoro ordinario, 706 sono imputabili alla circolazione stradale e 588 in itinere.
 

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