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Cronaca

L'inchiesta sul bando del verde pubblico entra nel vivo: acquisiti i faldoni in Comune

Sul caso il consigliere di maggioranza della Lista "Noi con Drei" Mario Peruzzini presentò un esposto in Procura. Ora quella segnalazione ha avuto seguito e le forze dell'ordine sono giunte in Comune

Dal caso politico a quello giudiziario. Nel corso della settimana, Carabinieri e Guardia di Finanza si sono presentati in Comune per acquisire una serie di documenti relativi al bando per l’individuazione di un esperto esterno per il verde pubblico. Il bando in primavera fu oggetto di una bufera politica, per il modo in cui venne stilato e per presunti conflitti di interesse dell’ex vicesindaco Veronica Zanetti, a cui venne tolta la delega alla cura del verde pubblico. Nel corso del successivo rimpasto, quindi, Zanetti uscì del tutto dalla giunta.

Sul caso il consigliere di maggioranza della Lista “Noi con Drei” Mario Peruzzini presentò un esposto in Procura. Ora quella segnalazione ha avuto seguito e le forze dell’ordine sono giunte in Comune per acquisire tutta la documentazione relativa al contestato caso amministrativo. Numerosi i faldoni acquisiti e che ora saranno analizzati. Secondo le indiscrezioni, nel fascicolo giudiziario ci sarebbero già tre nomi di indagati. L’ipotesi di reato ipotizzato dalla Procura della Repubblica è di abuso d’ufficio. 

Il caso viene commentato da alcuni esponenti politici. Per Lauro Biondi, consigliere comunale di Forza Italia "il caso del bando del Comune di Forlì per l’individuazione di un esperto esterno per il verde pubblico finito nel mirino della magistratura , con i giornali che riportano la notizia che ci sarebbero  tre  indagati per abuso d’ufficio, è l'ennesima conferma di una amministrazione superficiale e che ci lascia molti dubbi, come testimoniano le vicende che si stanno verificando in questi giorni nel Comune di Forlì. In questi ultimi mesi l'abbiamo detto con forza e determinazione , lo abbiamo detto ad un sindaco molte volte assente e lo abbiamo fatto presente in tutte le sedi: la città è allo sbando , questo sindaco e questa giunta ,  indipendentemente dalla conclusione delle indagini della Procura sulla gestione del Verde pubblico, sono del tutto inadeguati  ad affrontare  le tematiche amministrative che competono all'amministrazione comunale. Va detto, inoltre, che questo sindaco riveste anche l'incarico di presidente della Provinca e di presidente dell' Unione. Ed ai sindaci della provincia ed all'unione va il forte richiamo di Forza Italia affinché ci si unisca tutti per una battaglia campale al fine di salvare la nostra città".

Invece per i consiglieri comunali del M5S Daniele Vergini e Simone Benini: "Fari puntati sull'ex vicesindaco Veronica Zanetti, ma anche sul "grande accusatore" Mario Peruzzini della lista di maggioranza "Noi Con Drei" che presentò un esposto in Procura. Allo stesso tempo però rileviamo come a seguito della revoca delle deleghe alla Zanetti, Peruzzini abbia "piazzato" in Giunta un suo assessore, Marco Ravaioli, con non pochi mal di pancia dello stesso Pd, e allo stesso tempo abbia "congelato" la mozione da lui presentata fra mille polemiche con la quale chiedeva di annullare e rifare il bando: cosa che pone non pochi dubbi sulle reali intenzioni di questa che si vorrebbe presentare come una "opposizione interna" alla maggioranza, ma forse è tutt'altro". Come M5S noi ovviamente condanniamo questi "giochetti" politici, questa "lotta fra bande" permanente all'interno della maggioranza che si percepisce ormai quotidianamente da 6 mesi a questa parte e che sta congelando l'azione della giunta e di conseguenza l'intera città, se non esiste una maggioranza coesa sarebbe forse più giusto andare ad elezioni anticipate, per il bene di Forlì. Ricordiamo infine che anche noi del M5S, lontano dal clamore dei giornali, abbiamo fatto subito dopo Peruzzini un esposto in Procura sull'appalto del verde per evidenziare un aspetto aggiuntivo di non poco conto che nessun altro "stranamente" aveva notato: cioè che a meno di un mese dall'apertura della busta dell'appalto fu modificata la composizione della commissione giudicatrice con una delibera di giunta, un'operazione molto strana e mai avvenuta prima a memoria storica, possibile che il sindaco Drei non si sia chiesto il perchè di questa strana "sostituzione"? eppure quella delibera l'ha votata anche lui".

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