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Cronaca Meldola

Nuova vita per l'istituto San Giuseppe: ambulatori e camere per pazienti

Molteplici le motivazioni che hanno portato alla realizzazione di alloggi temporanei vicini all’Istituto: tra queste il costante incremento dei pazienti provenienti anche da fuori Regione

Prendono il via i lavori di riqualificazione dell’Istituto San Giuseppe, il grande complesso da anni in disuso che ospiterà la foresteria dell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori Irst Irccs. La struttura – che disporrà di 26 camere per 45 posti letto oltre a 7 ambulatori – offrirà a chi, per cura o professione, frequenta l’Irst l'opportunità di alloggiare a prezzi contenuti e a pochi passi dall'Istituto.

Molteplici le motivazioni che hanno portato alla realizzazione di alloggi temporanei vicini all’Istituto: il costante incremento dei pazienti provenienti anche da fuori Regione, l'affermarsi dell'Irst quale nodo centrale della Rete Oncologica della Romagna, l’impegno etico di alleviare situazioni di possibile disagio a chi è già sottoposto al carico della malattia. La soluzione si è concretizzata nell’identificazione, come luogo adatto a questo scopo, dell'Istituto San Giuseppe, grande struttura distante appena 200 metri dall'Irst, già orfanotrofio e centro formativo per bambine.

La ristrutturazione di un’ala del complesso (il corpo principale manterrà la funzione di scuola materna e uffici) sarà terminata entro fine 2015 e renderà disponibili 26 camere (45 i posti letto) per pazienti, familiari e professionisti oltre a 7 studi per attività ambulatoriali (in una struttura costruita ex novo), aree d’incontro/formazione e spazi per il tempo libero. Il progetto, frutto di un articolato piano di finanziamento che intreccia risorse messe a disposizione da un bando per l'edilizia sociale del Fondo Emilia-Romagna Social Housing (gestito da Investire Immobiliare Sgr) e l’imprescindibile impegno della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, prevede un investimento di circa 2 milioni di euro.

A celebrare l’evento simbolico sono stati il presidente Irst, Renato Balduzzi, i direttori Irst Marcello Tonini (direttore generale), Mattia Altini (direttore sanitario), Dino Amadori (direttore scientifico) insieme al sindaco di Meldola Gianluca Zattini, Roberto Pinza (èresidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì) e a rappresentanti della Curia, don Ruffillo Rivalta e don Mauro Zattini. “In tempi così difficili, un evento con una valenza di questo tipo, sociale e strategica per un Istituto di cura e ricerca come l’Irst, è già di per sé portatore di grande soddisfazione - ha dichiarato Balduzzi -. Non seguiranno, come di solito accade, lunghi tempi per la conclusione della riqualificazione, anzi: i lavori sono già iniziati da un paio di settimane a testimonianza di quanto le Istituzioni coinvolte, Irst, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Comune di Meldola, Curia e Investire Immobiliare Sgr credano fortemente nella valenza di questo progetto.”

“La straordinarietà di questo progetto – ha spiegato Pinza  – ha giustificato la scelta della Fondazione di fare un’eccezione alla normale gestione dei finanziamenti, di prendere un impegno pluriennale accantonando ogni anno una parte di denaro utile per l’acquisto della struttura nel momento in cui Investire Immobiliare potrà cederla a Irst”. La foresteria rappresenterà un altro passo nella crescita dell'Irst Irccs e la concreta dimostrazione del valore attribuito alla persona-paziente nella sua totalità, dell'impegno dell'Istituto nel rispondere alle più differenti necessità di tutti i suoi utenti, nonché della capacità di Irst di aprirsi e relazionarsi virtuosamente con il territorio.

La riqualificazione dell’Istituto San Giuseppe si rivolge, anzitutto, ai pazienti e/o a chi se ne prende cura – familiari e accompagnatori – che non abitando nelle vicinanze di Meldola e che, nella pausa tra una terapia e l'altra o per terapie eseguite ambulatorialmente su più giorni consecutivi (come nel caso della Radioterapia per i quali i tempi medi di accesso in Irst si attestano intorno ai 25 giorni) hanno necessità di alloggiare vicino all’Istituto, in un luogo confortevole e adeguato, con un’attenzione particolare anche ai prezzi. Le camere di più tipologie secondo il numero di letti presenti, arredate per offrire alti livelli di comfort, saranno fornite a prezzi calmierati, secondo i canoni propri dell'edilizia sociale.

“Ringrazio la Fondazione per quello che ha fatto e sta facendo per il nostro Istituto – ha puntualizzat Amadori - e per la grande sensibilità che dimostra verso il settore socio-sanitario. Crediamo fermamente nel concetto di umanizzazione, di accompagnamento del paziente durante l’intero percorso di cura; offrire a chi è già fragile una risposta a una necessità come quella dell’alloggio contribuisce a realizzare la vocazione del nostro Istituto di unire assistenza e cura. Vorrei dedicare però un pensiero particolare ad Antonio Branca (segretario generale della Fondazione, scomparso lo scorso anno ndr): fu il primo a credere in questo progetto e a farsene promotore; senza il suo contributo difficilmente si sarebbe potuto concretizzare così rapidamente e in maniera tanto esemplare.”

Alla crescita delle attività dell’Istituto, che quest’anno avrà un’ulteriore spinta con l’avvio della nuova Risonanza Magnetica 3 Tesla di ultima generazione, segue di pari passo l’incremento del numero di pazienti. Se nel 2013 gli utenti unici che si sono rivolti alle sedi Irst sono stati 15.962, nell’anno concluso da poco la cifra è stata di 18.352 (+15%) di cui circa il 20% provenienti da fuori Romagna. La struttura sarà aperta anche a chi vive Irst sotto il profilo professionale, quindi relatori o partecipanti a congressi, ricercatori, studenti universitari, tirocinanti.

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