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Cronaca

Sole e tradizioni: boom di presenze in centro per la Madonna del Fuoco

Durante una bellissima giornata di sole si è festeggiata, come ogni anno da tradizione, la santissima patrona di Forlì

La città si è risvegliata giovedì mattina con le luci ancora accese dei lumini posizionati sui balconi e con i raggi di una bellissima giornata di sole durante la quale è stata festeggiata, come ogni anno da tradizione, la Madonna del Fuoco, santissima patrona di Forlì, con la presenza di oltre 200 banchi ambulanti in un centro gremito di persone. Sono numerose le celebrazioni ufficiali che si sono svolte in cattedrale e che, per l'occasione, sono state ripetute più volte durante la giornata. Non sono mancati anche quest'anno gli elementi tipici della festa: la tipica focaccia dolce preparata e venduta in occasione della festa del 4 febbraio, la sfilata di persone per le vie del centro arricchite dai banchi ambulanti. Come da tradizione molti devoti, come ad esempio una delegazione dei salinari di Cervia, hanno reso omaggio all'immagine sacra miracolosamente salvata dall'incendio del 1428, conservata nella Capella del Duomo dedicata alla patrona.

Madonna del Fuoco 2016: il fotoservizio di Alessandra Salieri

L'OMELIA DEL VESCOVO - Alla Santa Messa delle 11, la più importante delle tante celebrate in cattedrale, il vescovo Lino Pizzi durante l'omelia ha approfittato dell'attenzione di fedele per trattare alcuni argomenti d'attualità: "Questa è la nostra Festa, che stiamo celebrando nella gioia; ma, come negli anni passati, non possiamo non collocarla, sia pure brevemente e in modo non esauriente,  nella situazione sociale odierna. Avrei desiderato di poter dire che la grave crisi economica, che da troppo tempo affligge tante  persone e famiglie e ne condiziona pesantemente la vita, è ormai passata, ma è ancora troppo presto, nonostante qualche timido segnale di ripresa. Sono ancora troppi i disoccupati, i giovani che non vedono ancora un futuro incoraggiante per loro; il tessuto sociale semba disgregarsi inesorabilmente; stenta a ritornare la fiducia nei nostri concittadini". Il vescovo ha proseguito l'omelia esprimendo il suo pensiero sugli ultimi dibattiti in tema di unioni civili: "Si finirà per far passare come non civili il rispetto della vita e della persona, la difesa della famiglia sancita anche dalla Costituzione, la ricerca di un lavoro onesto, il riconoscimento del diritto di libertà all’educazione dei figli? A forza di parlare di unioni civili, funerali civili, matrimoni civili, significa forse che matrimoni e funerali religiosi non siano ugualmente civili? Civiltà senza amore non è più civiltà".

Madonna del Fuoco, la sacra celebrazione (foto di A.Salieri)

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